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Torna rivalità Trasacco-Luco anche in Consiglio

Gruppo Luco Nuova: “Zero carte... tante chiacchiere condite da offese”

Il Gruppo consiliare Luco Nuova, che occupa gli scranni dell’opposizione in Consiglio comunale a Luco dei Marsi, ha presentato nelle scorse settimane una richiesta di documentazione per chiedere chiarimenti circa la gestione degli impianti sportivi e per l’utilizzo delle risorse economiche del centro estivo.

Richieste documentali a cui l’amministrazione comunale ha risposto – secondo quanto denunciato dal Gruppo stesso – in modo parziale sugli impianti sportivi e con un diniego per il centro estivo, spingendo il Gruppo di opposizione a rivolgersi a organi superiori, come la Prefettura.

La richiesta di accesso agli atti ha rappresentato “il casus belli” che in Consiglio comunale ha riacceso l’atavica rivalità tra Luco e Trasacco. Questo quanto emerge dal racconto fatto da Luco Nuova, arricchito con considerazioni personali del Gruppo stesso.

Per correttezza di informazione, bisogna precisare che a seguito della richiesta e dopo i forti scontri andati in scena nell’assise civica, l’amministrazione comunale ha provveduto a pubblicare “qualche primo atto sull’albo pretorio”, spiegano dalla minoranza.

In seduta straordinaria, mercoledì 10 agosto 2022, alle ore 10.30, in convocazione straordinaria, si è tenuto il consiglio comunale con i seguenti punti all’ ordine del giorno:

Assestamento generale del bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2022, ai sensi degli art. 175, comma 8 e 193 del D.Lgs. n 267/2000;

Revoca Deliberazione di Consiglio Comunale n.3 del 22.04.2022;

Approvazione convenzione per l’esercizio in forma associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Luco dei Marsi e San Vincenzo Valle Roveto.

L’ANALISI INTEGRALE DI LUCO NUOVA

Va subito rilevato che l’Amministrazione comunale ha rifiutato le nostre richieste di svolgere i Consigli Comunali in orari tardo pomeridiani per consentire una maggiore partecipazione dei cittadini e tanto meno ha accettato la nostra richiesta di trasmettere in diretta streaming gli stessi. Evidentemente troppa trasparenza fa male ed il popolo non vi è abituato!

La maggioranza era presente al completo, mentre del nostro gruppo consiliare risultava assente giustificato Antonello Gallese; Fiorenzo Ciocci, invece, era a sua volta assente giustificato per l’altro gruppo consiliare di opposizione. Un simpatico accaduto ha aperto il consiglio: il sindaco Marivera De Rosa, sotto consiglio dell’assessore Marchi, che confonde per chissà quale dispositivo di registrazione il notebook con supporto per smartphone del consigliere Marraccini, si è accertata che il consigliere non stesse commettendo chissà quale scorrettezza.

Iniziata la seduta, l’assessore con delega al bilancio Marchi ha letto quanto ricadente nel punto 1 per l‘assestamento del bilancio per poi procedere a votazione alla quale ci siamo astenuti.

Il secondo punto, la revoca della delibera di CC n°3 del 22.04.2022, è strettamente collegato al successivo, in quanto per una mera questione contrattuale/burocratica andava corretta la forma della convenzione in essere tra i comuni di Luco dei Mari e San Vincenzo in Valle Roveto per la “condivisione” della figura del Segretario comunale.

Al secondo punto ci siamo astenuti, mentre all’approvazione della nuova convenzione abbiamo motivato il nostro voto contrario semplicemente sostenendo che a nostro parere un comune come Luco dei Marsi non dovrebbe dividersi il Segretario comunale con altri comuni se non altro per una continua, costante e più precisa pubblicazione degli atti amministrativi sull’albo pretorio comunale.

Sarebbe dovuto finire qui il Consiglio, ma a seguito della nostra motivazione sul voto contrario, prima il sindaco De Rosa e poi l’assessore Petricca, hanno iniziato lunghi discorsi che hanno volteggiato nell’etere ancestrale per arrivare a posarsi su argomenti lontanissimi dall’ordine del giorno.

In un attimo l’argomento del Consiglio Comunale sono diventate le nostre due richieste scritte di documenti, quella sugli impianti sportivi e quella sul centro estivo; la discussione è arrivata ad un livello contenutistico surreale.

Il Sindaco ha portato il discorso sul centro estivo e per prima cosa ha continuato l’opera di mistificazione delle parole altrui, sostenendo che noi avremmo attaccato la bontà dell’operato dell’amministrazione sul centro estivo, dimostrando di non aver nemmeno letto o meglio, capito le nostre richieste. Più volte abbiamo precisato che la nostra è una richiesta di documentazione sulla gestione finanziaria ed operativa comunale.

Se avessimo avuto un conta-parole per misurare quante volte dai due esponenti della maggioranza venisse nominato “Trasacco”, sareste rimasti stupefatti dal numero risultante.

È davvero un grande peccato che la seduta del Consiglio comunale si sia trasformata in uno scontro verbale dai toni e dai contenuti incresciosi, una sorta di tribunale dove il consigliere Francesco Ceci è stato pubblicamente accusato di essere un “infiltrato trasaccano” per volere del Consigliere regionale Mario Quaglieri. Oltre all’offesa personale e allo sgomento rispetto a discorsi che rievocano ancora la rivalità tra i due comuni, le parole del Sindaco offendono gravemente gli elettori luchesi.

Anziché mettere in campo i temi di interesse per il paese sui quali discutere e lavorare seriamente o semplicemente rispondere alle nostre istanze legittime, il Sindaco non ha perso quindi l’occasione per attacchi personali, offese, provocazioni e allusioni. Probabilmente non ha gradito che la minoranza, ai sensi di legge e per la tutela dei cittadini, abbia richiesto l’accesso agli atti relativamente a due questioni legate alla gestione di finanziamenti pubblici e appalti. A tutela dei cittadini luchesi l’intento era semplicemente quello di ottenere una maggiore trasparenza rispetto a fatti di gestione della cosa pubblica.

La legittimità del diniego opposto dal comune sarà verificata dalle autorità competenti, ma ricordiamo al Sindaco che le amministrazioni pubbliche sono chiamate al pieno rispetto della trasparenza, anche per mezzo della corretta gestione del sito istituzionale e dell’albo pretorio, talmente carente di informazioni, ragion per cui è stato richiesto l’accesso a documentazione che sarebbe dovuta già essere pubblica.

Al limite del grottesco è stato l’intervento dell’assessore Petricca, che dopo un cappello introduttivo nel quale raccontava il suo operato negli anni come un estratto del “Libro dei Santi”, ha prima esposto la sua perizia tecnica(?) sull’inagibilità della pista di pattinaggio per concludere poi con il j’accuse verso il consigliere Marraccini colpevole di aver mosso una richiesta documentale inerente al convento dei frati, poiché in quanto ex capo scout, ha frequentato la struttura.

Il consigliere Marraccini ha tenuto a ricordare all’assessore Petricca che stiamo parlando di soldi pubblici, derivanti dalle tasse dei cittadini. Quando vengono investiti su una struttura di pubblico interesse, va prodotta la documentazione necessaria a giustificare la bontà dell’operato. Inoltre è nei pieni diritti di un Consigliere Comunale ma ancor meglio di un qualsiasi cittadino, richiedere qualunque documento di pubblico interesse, ed è dovere dell’Amministrazione Comunale consegnare quanto richiesto.

Stessa cosa per il campo da tennis e la pista di pattinaggio; non si omologa con le parole e non è un assessorato a farti dichiarare l’agibilità o meno di una struttura. Ci vuole l’adeguata documentazione tecnica, quella da noi richiesta.

Non ci sembra di chiedere nulla di assurdo.

Anzi … per chiudere la querelle, sarebbe stato molto semplice rispondere alle nostre istanze per iscritto e con gli atti documentali che avevamo richiesto, non con le chiacchiere. Ma tant’è la voglia di trasformare ogni occasione in un confronto da bar, che è più forte di loro. “Zero carte… tante chiacchiere condite da offese”!

Chiudiamo con le opinabili parole lasciateci dal sindaco De Rosa, che ha sostenuto “Se una cosa va bene, a voi non vi deve interessare”. Ed è proprio affinché le cose vadano bene che abbiamo fatto una semplice richiesta documentale, ed è nostra intenzione continuare a farlo.

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