Trentotto appuntamenti, da venerdì 4 luglio a giovedì 7 agosto, nelle ormai consuete location della scalinata di San Bernardino e dell’Auditorium del Parco, ma anche nei vicini comuni di Fossa e Lucoli.
Tornano all’Aquila ‘i Cantieri dell’Immaginario’, rassegna culturale estiva per eccellenza nel capoluogo, promossa dall’amministrazione cittadina in collaborazione con gli enti culturali del territorio finanziati dal Fondo nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (Fnsv) – ossia Teatro Stabile d’Abruzzo (che ne cura il coordinamento), Società Aquilana dei Concerti ‘Barattelli’, Gruppo E-Motion, Teatro dei 99, I Solisti Aquilani, Istituzione Sinfonica Abruzzese e Teatro Zeta.
Tra gli ospiti Vincenzo Salemme, Nino Frassica, Formula 3, Alice (Carla Bissi), Sebastiano Somma, Ornella Muti, Giorgio Pasotti, Giacomo Giorgio, Serena Brancale, Mario Giordano, Gianluigi Paragone, Franco Branciaroli, Fabrizio Pompei, Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Giuseppe Albanese, Ada Montellanico, Maurizio Battista, Serena Rossi, Giovanni Scifoni, Simona Molinari, Manuele Morgese, Maurizio Casagrande, Pierdavide Carone, Enzo Gragnaniello, Negrita, The Kolors, Vasco Brondi, Massimo Ranieri.
A presentare l’iniziativa, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il direttore artistico della manifestazione, Leonardo De Amicis.
“Per oltre un mese la città si apre all’inatteso, le arti si mescolano e si fondono – ha detto quest’ultimo – incontrandosi con l’immaginazione che si trasforma in realtà scenografica: musica, teatro, danza, immagini e parole si intrecciano in un percorso diffuso”.
Biondi, dal canto suo, ha rivolto un pensiero al Pontefice a cui è stato tributato un minuto di silenzio. “In queste ore, segnate dalla scomparsa di Papa Francesco – ha sottolineato – desidero ricordare il valore che egli ha sempre attribuito al servizio e all’impegno verso gli altri. Proseguire con responsabilità e sobrietà negli impegni istituzionali è anche un modo per onorarne l’insegnamento. Crediamo che offrire bellezza condivisa, restituire senso e valore agli spazi e alle relazioni, sia una delle forme più alte di vicinanza e speranza”.