“Quella della trasversalità è una sfida che l’Abruzzo non può più rimandare. Il riconoscimento del Corridoio Europeo trasversale intermodale Tirreno-Adriatico, che da Barcellona arrivi a Ploce passando per Civitavecchia e Ortona, è la condizione necessaria per dare alla nostra comunità infrastrutture e sviluppo. È un impegno chiesto a gran voce alla Giunta da associazioni datoriali e sindacali, che si sono unite in un unico e accorato appello. Visto che dal centrodestra e dal Presidente Marsilio tardano ad arrivare, nelle dichiarazioni e nei fatti, prese di posizione chiare nel senso della trasversalità, il gruppo del MoVimento 5 Stelle, congiuntamente ai gruppi di centrosinistra, ha depositato la richiesta di un Consiglio regionale straordinario sul tema, per sbloccare la situazione una volta per tutte e lavorare congiuntamente per il bene dell’Abruzzo. Si tratta di un’occasione di rilancio unica per attirare investimenti, creare infrastrutture per collegare la nostra regione sia all’interno che all’esterno dei propri confini, e dare una crescita economica da qui ai prossimi decenni. Mi auguro che ci sia massima condivisione, lasciando da parte la propaganda e gli interessi di partito per focalizzarsi sulle priorità degli abruzzesi”. Lo dice il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che entra poi nel dettaglio: “Siamo in un periodo storico – prosegue Marcozzi – molto complicato a seguito dell’emergenza economica e sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19. Mai come adesso è urgente entrare nei principali flussi di collegamento, scongiurando il rischio di rimanere in una dolorosa marginalità. L’Unione Europea, infatti, ha deciso di approfondire e riesaminare le proprie scelte in tema di Corridoi Europei, eliminando strozzature e distorsioni, ed è adesso che bisogna inserirsi nel confronto istituzionale, progettuale e politico. I fondi previsti nel PNRR e nell’ambito del Recovery Fund rappresentano la spinta di cui abbiamo bisogno per diventare protagonisti”. “Per entrare nelle Reti TEN-T è indispensabile innanzitutto – spiega – che le nostre infrastrutture siano riconosciute come Core Network, e questo implica il rafforzamento dei porti, delle ferrovie, delle autostrade, dell’aeroporto e del sistema degli interporti. Diventa per questo fondamentale la previsione nel PNRR di un progetto di trasformazione della linea ferroviaria Roma-Pescara che abbia le caratteristiche di una linea ferroviaria intermodale (tra i porti di Civitavecchia e Ortona) ad Alta Capacità, per il trasporto di persone e merci, secondo gli standard europei. A questo, si aggiunge la necessità di rafforzare il sistema portuale abruzzese a vocazione industriale come a Ortona e Vasto, affinché i Porti siano adeguati e competitivi all’interno del sistema intermodale di trasporto. Ed è in questo senso che ribadiamo, ancora una volta, la necessità di completare il passaggio della portualità abruzzese sotto il controllo dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia, per favorire un ordinato ed efficiente sviluppo con il Lazio e dare maggiore valore, presso la Commissione Europea, alla richiesta di riconoscimento di un Corridoio Trasversale Tirreno-Adriatico, oltre a dare consistenza alla ZES Abruzzo”. “È evidente quindi – conclude Marcozzi – che la sfida sia storica. Serve una visione d’insieme chiara, che abbia come obiettivo finale l’inserimento dell’Abruzzo nei Corridoi Europei per mettere finalmente la nostra regione al centro della cartina geografica d’Europa, diventando snodo fondamentale per il transito di merci e di persone. Mi auguro a questo punto che il Consiglio regionale straordinario possa essere convocato il prima possibile, per affrontare velocemente il tema e lavorare da subito con un progetto chiaro, sbloccando l’inerzia in cui il centrodestra rimane ormai da mesi. Non abbiamo un minuto da perdere per far diventare il nostro futuro realtà”.
Trasversalità, M5S chiede consiglio straordinario
Marcozzi: "Occasione di rilancio unica per attirare investimenti, creare infrastrutture per collegare la nostra regione sia all'interno che all'esterno dei propri confini"