Con una lettera (aperta) inviata ai consiglieri regionali della Marsica, ai consiglieri provinciali, ai sindaci del territorio e al coordinatore del gruppo di lavoro per la difesa dei fori cosiddetti minori e soppressi della Regione Abruzzo, ossia Giovanni Di Pangrazio, il consiglio dell’Ordine degli avvocati della città intende tornare a ridestare un allarme annoso, che ancora non ha soluzione certa di sopravvivenza.
Tante le ipotesi ancora in campo. Gli avvocati, nella lettera inviata anche alla stampa, tornano a parlare anche della preoccupazione per la “scopertura giudiziaria” che si verificherebbe in Abruzzo, se fosse portata a compimento la soppressione. “Inoltre – spiegano gli avvocati – non si è ancora provveduto all’accorpamento dei tribunali. Il tribunale dell’Aquila non ha, almeno allo stato attuale, la capacità di incorporare il foro di Avezzano che, tra l’altro, è più grande, così come stabilito dalle tabelle del Ministero della Giustizia del giugno del 2021. Senza considerare che oltre a quello di Avezzano, la struttura aquilana dovrebbe incorporare anche la sede di Sulmona“.
L’allarme, però, comprende anche la vita al di là del foro: “la soppressione del Tribunale – scrivono gli avvocati del Coa – comporterebbe anche una forte compressione dello sviluppo economico, industriale, sociale e culturale; insomma: un danno irreversibile per l’intera comunità”.
“Tutte le forze della Marsica devono coordinarsi per combattere assieme”, questa la conclusione.
Tutte le forze politiche sono chiamate a raccolta il prossimo 16 dicembre, alle ore 16, nella sede del COC di Avezzano per affrontare di petto la questione, ancora una volta.