Il provvedimento del Gip del Tribunale di Avezzano aveva disposto, lo scorso 12 aprile la custodia cautelare in carcere per un avezzanese di 21 anni e un rumeno di 24, trovati in possesso di 1,7 kg di hashish nella loro abitazione. Il tribunale del riesame di L’Aquila ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Mario Del Pretaro, Luca e Pasquale Motta disponendo gli arresti domiciliari per i due giovani.
I fatti risalgono al 10 aprile scorso, quando il personale del commissariato di polizia di Avezzano, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dell’attività di spaccio, ha visto un atteggiamento sospetto nella zona della vecchia piscina nella pineta di Avezzano. Gli agenti, entrati prontamente in azione, hanno fermato gli indagati, subito dopo la cessione di sostanze stupefacenti ad un cliente. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, pari a 1,7 kg di hashish, oltre ad una piccola serra, collocata sempre all’interno dell’abitazione, adibita alla coltivazione di piante di marijuana.
Il gip del tribunale di Avezzano all’udienza di convalida dello scorso 12 aprile aveva accolto la richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato di custodia cautelare in carcere, nonostante la netta opposizione dei difensori. Questi ultimi tuttavia, nei giorni successivi, hanno impugnato la decisione del Gip al Tribunale del riesame di L’Aquila.
Il collegio aquilano, composto dal presidente Alessandra Ilari e dai giudici a latere Stefano Iannaccone e Giovanni Spagnoli, all’udienza del 26 aprile scorso, ha annullato la decisione del gip avezzanese, disponendo che gli indagati uscissero immediatamente dal carcere di Avezzano, per raggiungere le rispettive abitazioni, dove rimarranno agli arresti domiciliari.