Cinque avezzanesi indagati per il reato di truffa tramite Post pay.
Tra le persone accusate anche un uomo di Sulmona.
Secondo quanto ricostruito, la banda avrebbe registrato diverse carte prepagate di Poste italiane (Postepay) su cui eseguire le transizioni (le cosiddette ricariche) e accaparrarsi il denaro.
La strategia seguita era quella di mettete in vendita su internet un oggetto chiedendo il pagamento anticipato.
A pagamento avvenuto il truffatore incassava e scompariva senza inviare nulla.
I prodotti che venivano messi in vendita possono erano principalmente cellulari o oggetti di elettronica, proposti a prezzi molto competitivi in modo da attirare il più alto numero di persone possibile.
Venivano venduti in altri casi anche ricambi di auto ma anche oggetti di altri settori merceologici. Una volta ottenuto il pagamento sulla carta prepagata, diventa difficile rintracciare il venditore visto che spesso vengono utilizzate carte Postepay con utenze telefoniche diverse. In questo caso, però, le carte erano intestate agli indagati che ora devono rispondere del reato di truffa. Si sta cercando di capire se tutte le presunte truffe e i rispettivi responsabili sono collegati tra loro come una vera è propria organizzazione criminale.