INFO MEDIA NEWS
Cronaca NEWS SLIDE TV

Truffa da 2 milioni di euro a società, 25 indagati

Chiusa operazione dalla Polizia Postale di Pescara

Chiusa dalla Polizia Postale di Pescara una indagine per una truffa di due milioni di euro a danno di una società di compravendita: gli investigatori hanno effettuato 25 perquisizioni in varie regioni italiane nei confronti di altrettanti indagati componenti di una organizzazione dedita alle truffe in danno di una società che opera attraverso una piattaforma di mediazione per i pagamenti on-line.

L’attività investigativa, svolta dagli agenti della Polizia Postale di Pescara su delega della Procura della Repubblica di Pescara, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha evidenziato che gli indagati hanno acquistato con conti incapienti merce on-line da numerosi venditori italiani ed esteri.

È stato accertato che i venditori ricevevano il pagamento dei beni, visto che gli acquisti avvenivano tramite la societa che ha subito un danno economico di circa due milioni di euro poiché i conti correnti di riferimento erano privi di giacenza.

Questo modus operandi messo in atto ha consentito al sodalizio criminale di acquistare fraudolentemente i più svariati beni quali orologi di lusso, preziosi, smartphone di ultima generazione, apparecchi per la casa e anche generi alimentari.

Le perquisizioni sono state effettuate con il contributo del personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari, Ancona, Roma e Campobasso e del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara.

Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato diverso materiale anche informatico al vaglio degli inquirenti per i successivi accertamenti.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Sulmona: Povia e notte bianca ambientale tra eventi

Presentato il cartellone estivo. Manifestazioni fino a settembre
Redazione IMN

Pannella: monumento a Teramo

Sindaco D'Alberto: "Da lui battagliaìe d'avanguardia e di libertà"
Redazione IMN

VIDEO. Santa Croce, Colella incassa e rilancia: «Sentenza che crea un precedente»

Luca Sabatini