La questione relativa alle fontane storiche di Penne apparsa sulla stampa odierna, ha destato l’interesse del Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che interviene nel dibattito con la forza di una legge a sua prima firma depositata in Regione Abruzzo già dal 2020. “Le fontane storiche sono un patrimonio della nostra regione e condivido l’interesse dimostrato per i manufatti di Penne. Lasciare in abbandono dieci fontane storiche equivale a schiaffeggiare la nostra storia e il nostro patrimonio culturale. Nei cassetti di Regione Abruzzo c’è una proposta di legge, a mia prima firma, che ha come obiettivo proprio quello di rilanciare il turismo nei piccoli comuni delle zone interne attraverso la valorizzazione di luoghi legati all’antica tradizione rurale abruzzese, come appunto sono le sorgenti e le fontane storiche”.
“Nel testo – spiega Pettinari – abbiamo ipotizzato dei cammini abruzzesi di particolare pregio storico, artistico e culturale, con capacità di sviluppo e valorizzazione del territorio circostante e con la possibilità di realizzare nuove attività ricettive e, conseguentemente, nuovi posti di lavoro che possano invertire il fenomeno inarrestabile dello spopolamento delle aree interne. Le sorgenti e le fontane da sempre rappresentano un segno stabile e duraturo dell’evolversi della civiltà rurale e hanno contribuito a caratterizzare i vari territori comunali e la loro crescita. Con un attento censimento di fontane e sorgenti che rappresentano interesse archeologico, artistico e culturale, e la costituzione di cammini dedicati con i relativi servizi, si possono costituire elementi strategici per lo sviluppo del turismo.
“Un’azione che, unitamente ad altri interventi funzionali, rappresenta un elemento essenziale di incremento della capacità di attrattiva, del miglioramento della capacità di accoglienza turistica e quindi di un fattibile aumento di flussi turistici ed economici”.
“Per attuare la legge basterebbe uno stanziamento di 250.000 euro, allocato su apposito capitolo di nuova istituzione denominato ‘Interventi per la tutela e valorizzazione delle sorgenti e delle fontane dell’Abruzzo’. Purtroppo questa mia proposta, come molte altre, rimane nei cassetti della Regione e non ha mai visto la luce all’interno della Commissione competente. Eppure la legge è ben strutturata e segna un percorso burocratico definito per arrivare alla valorizzazione dei beni in questione”.
“Secondo la mia proposta infatti avrebbero priorità di accesso ai finanziamenti: i progetti relativi ad interventi già programmati dai Comuni e approvati con apposito progetto architettonico, completo delle previste autorizzazioni già rilasciate dagli uffici competenti; i progetti che prevedono anche la compartecipazione di altre forme di finanziamento da parte di altri enti pubblici o privati o sia cofinanziato dal Comune stesso; i progetti che hanno ad oggetto interventi su sorgenti o fontane in stato di avanzato degrado”.
“Con questa legge la città di Penne, come altre del territorio, avrebbero un’opportunità di rilancio delle economie attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di luoghi di particolare interesse storico, artistico e culturale. Mi auguro che i sindaci, così come le associazioni che da tempo lavorano con costanza in questa direzione, facciano sentire la propria voce e chiedano a chi è oggi alla guida di Regione Abruzzo di sbloccare le centinaia di proposte che sono dimenticate probabilmente solo per appartenenza politica diversa da quella di centrodestra”, conclude Pettinari.