Sono almeno 1.842 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, tra cui 148 bambini. Lo rende noto nel suo ultimo bollettino l’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), aggiungendo che i feriti sono almeno 2.493, di cui 233 minori. Le cifre, sottolinea l’agenzia Onu, sono sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.
Le truppe di Mosca preparano l’offensiva nel sud e nell’est dell’Ucraina. A Mariupol, città ormai assediata dall’Armata Rossa, 33 mila abitanti sono stati deportati con la forza in Russia e nei distretti temporaneamente occupati della regione di Donetsk. Lo ha annunciato la commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova. Nelle zone occupate della città “è in corso una brutale retata di civili, condotta con l’assistenza di collaboratori locali”, ha detto Denisova.
Si è concluso da poco l’incontro tra il cancelliere austriaco Karl Nehammer e Vladimir Putin. Nehammer, che nei giorni scorsi aveva incontrato anche il presidente ucraino Zelensky, è il primo leader europeo in visita in Russia dall’inizio del conflitto. “Il colloquio con Putin è stato molto duro e franco”, ha detto il cancelliere secondo l’agenzia austriaca Apa. L’incontro tra Putin e Nehammer è durato circa 75 minuti, come riportato alla Cnn dal portavoce di Vienna, Etienne Berchtold.