“Vedremo un intensificarsi della guerra e dei massacri, perchè Putin non può uscire sconfitto, si arriverà ad una tregua armata più che a una pace sistematica.
Dobbiamo stare molto attenti, l’esercito di Putin è molto debole convenzionalmente ma non nuclearmente, può usare armi nucleari tattiche non contro le città ma contro l’esercito nemico senza preventiva autorizzazione.
Quindi dobbiamo sostenere l’Ucraina con le armi, ma sono molto preoccupato e contrario all’invio di armi offensive di lunga gittata, perchè c’è il rischio di una risposta Russa su un Paese Nato e quindi poi ci sarà la guerra”.
Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione ad Agorà su Raitre.