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Umberto I Tagliacozzo, incontro con Angelosante

Per il Ministero è ininfluente la sussistenza o meno di una struttura post-acuzie

Nel pomeriggio di giovedì 9 novembre, il Comitato civico, coordinato da Carlo De Sanctis, ha incontrato il Consigliere regionale Simone Angelosante di Forza Italia per la problematica inerente l’Ospedale “Umberto I” di Tagliacozzo.

L’iniziativa è stata promossa dai membri del Comitato stesso che in queste ultime settimane ha allargato le fila a numerosi altri cittadini.

Simone Angelosante, che fin dall’inizio della vicenda ha mostrato la dovuta attenzione, come consigliere regionale del Territorio marsicano, ha rassicurato i presenti che presenterà l’emendamento inerente il reinserimento della titolarità di ospedale, il cui codice ministeriale di presidio è stato cancellato dal nuovo Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in approvazione.

Vivo apprezzamento è stato espresso dai membri del Comitato civico per l’impegno del Consigliere Angelosante e del Gruppo consiliare in regione di Forza Italia.

All’incontro è stata invitata anche l’Amministrazione comunale che ha partecipato con il Sindaco Vincenzo Giovagnorio, la Presidente del Consiglio Alessia Rubeo, il Vice Sindaco Roberto Giovagnorio e i Consiglieri comunali Anna Mastroddi e Alessandra Ricci.

L’incontro è seguito all’audizione del Sindaco di Tagliacozzo, lo scorso 2 novembre, da parte della Commissione regionale sulla Sanità, durante la quale Giovagnorio ha illustrato compiutamente le ragioni per le quali è tecnicamente possibile il mantenimento del codice ministeriale di presidio dell’Umberto I, rispetto alle motivazioni addotte in questi mesi dall’Assessorato regionale alla Sanità e da parte del Direttore dell’Agenzia regionale Pierluigi Cosenza.

Si tratta del mantenimento di una struttura già riconvertita nel 2010 da ospedale per acuti a ospedale per post-acuti a vocazione riabilitativa. Il mantenimento sarebbe a “costo zero” per la Regione che anzi ne trarrebbe grandi vantaggi economici evitando il ricovero dei pazienti da riabilitare nelle strutture private convenzionate o peggio ancora la “mobilità passiva” (cioè il ricovero in strutture fuori regione).

Per il Ministero inoltre è ininfluente la sussistenza o meno di una struttura post-acuzie. Il “tavolo ministeriale” che ha valutato il piano infatti è detto “tavolo DM70” e fa riferimento alla normativa del cosiddetto decreto ministeriale “Lorenzin” che disciplina la configurazione e i servizi degli ospedali per acuti. Non influirebbe neanche la vicinanza con la struttura di Avezzano, proprio per il fatto che quest’ultimo è un ospedale per acuti, mentre quello di Tagliacozzo è un ospedale per post-acuti, anzi si completerebbero nei servizi a vicenda.

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Redazione IMN