Si è svolta nel Palazzo della Provincia di Pescara la prima riunione dell’Unione Province Abruzzesi successiva alle elezioni di secondo livello del 18 dicembre scorso, che ha visto rinnovati sia gli organi apicali degli enti che i consiglieri provinciali nella maggior parte delle province italiane.
Presenti i neo eletti Presidenti delle Province di Chieti e Pescara, Francesco Menna e Ottavio De Martinis, il Presidente dell’UPI Abruzzo nonché della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso confermato al suo secondo mandato e il Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura in scadenza a fine anno.
Tanti i temi sul tavolo di confronto illustrati dal Presidente Angelo Caruso ai nuovi colleghi e che saranno oggetto delle attività associative regionali. Dopo aver ripercorso doverosamente gli anni di difficoltà vissuti dal comparto tra la complessa definizione normativa regionale della Riforma Delrio, la mancata abrogazione dalla Carta Costituzionale che ha lasciato di fatto gli enti provinciali in un limbo e la faticosa risalita economica-finanziaria frutto di battaglie a livello centrale che ha registrato buoni risultati nell’ambito delle manovre finanziarie a partire dagli ultimi due anni fino al recente sblocco e allineamento sul piano assunzionale.
“Lavoreremo insieme in una prospettiva di normalizzazione e rilancio del comparto – ha dichiarato il Presidente Caruso – perché siamo in una nuova fase delle Province, di fronte abbiamo sfide già in atto su cui dobbiamo concentrare l’organizzazione di nostri enti: mi riferisco ovviamente al PNRR ed al relativo Piano complementare, in cui siamo ampiamente inclusi come soggetti attuatori per le missioni relative all’edilizia scolastica, ai ponti e viadotti e al miglioramento della viabilità delle aree interne nonché nel ruolo di Stazioni Uniche Appaltanti a beneficio dei comuni. Inoltre, molto impegnativa sarà la revisione del Testo Unico Enti locali, già delineata nelle sue linee essenziali e all’attenzione del Governo per l’avvio dell’iter parlamentare e che va perseguita con tenacia per quanto non imminente nella sua realizzazione, in quanto paghiamo una legge 56 del 2014 che ha generato un notevole dislivello tra le province del nord e del sud rispetto alle funzioni attribuite e al ruolo assegnato nella governance del territorio cui si aggiunge una legge regionale di attuazione che risulta nel panorama nazionale tra le più arretrate. Su questo profilo abbiamo già avviato ad aprile scorso una positiva interlocuzione con il Presidente Marsilio per rivisitare la legge 32 del 2015, confronto che riprenderemo con convinzione nel corso dell’anno all’unisono con le questioni ancora irrisolte tra cui cito, per la priorità che riveste, il mancato trasferimento delle funzioni di polizia idraulica sulle aste fluviali minori non più di competenza delle province per dettato normativo”.
A conclusione, “Un buon lavoro alla squadra rinnovata per gli impegni da condividere con spirito di solidarietà e fiducia e un ringraziamento ai colleghi Antonio Zaffiri e Mario Pupillo che hanno lavorato assiduamente sulle criticità pregresse delle Province Abruzzesi”.