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Univaq: “Normalità impossibili”, nuovo ciclo Attività culturali

Gianluigi Simonetti, Referente per le Attività culturali di Ateneo: "La pandemia non ferma il cartellone di Univaq"

È stato presentato ieri mattina nella Sala Riunioni del Rettorato il calendario delle prossime attività culturali di Ateneo.

Comincia con il mese di ottobre il nuovo ciclo delle Attività culturali di Ateneo dell’Aquila, dopo gli appuntamenti della scorsa primavera-estate.

Anche stavolta L’Università degli Studi dell’Aquila ha messo a punto una fittissima agenda di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, incontri con artisti e intellettuali, appuntamenti per approfondire una parte di quanto di meglio offre in questo momento la cultura italiana.

Il tutto in modo gratuito e sicuro, nella speranza che dopo mesi difficili studenti e cittadini possano ritrovare il gusto e il piacere di uscire, stare insieme, divertirsi e conoscere.

Anche nel 2021 insomma, come già lo scorso anno, – afferma il prof. Gianluigi Simonetti Referente per le Attività culturali di Ateneo- la pandemia non ferma il cartellone di Univaq: semplicemente lo contrae nello spazio di tre mesi, ricchissimi di serate da non perdere. Normalità impossibili è il titolo del programma di quest’anno perché abbiamo capito che per una quotidianità regolare dovremo ancora aspettare, ma soprattutto perché l’arte e la cultura sanno sempre indicarci uno scarto dalla normalità nella quale rischiamo di immobilizzarci.

Il cartellone delle attività culturali -prosegue il prof. Simonetti- è ricco di spettacoli e incontri gratuiti, interessanti e divertenti; un’occasione concreta di pensiero, discussione e scoperta da fare insieme, immaginando la cultura come lo spazio più vivo stimolante della società.

Si inizia il 1 ottobre, con la presentazione del nuovo romanzo di Valerio Valentini, già vincitore del Premio Campiello Opera Prima per Gli Ottanta di Camporammaglia, che torna alla narrativa, e al terremoto aquilano, con Però l’estate non è tutto. Seguirà Il 7 ottobre Francesco Piccolo, tra i nostri narratori più acuti e divertenti, Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti, che leggerà, con il suo inconfondibile umorismo e la sua grande presenza scenica, alcuni brani del recente Momenti trascurabili vol. 3.

Il giorno dopo, la prima di una serie di tre speciali, singolari interviste in pubblico: in dialogo con Alessandro Gori verrà a trovarci Francesco Bianconi, autore di alcune delle più belle canzoni italiane di questi anni (scritte per il suo gruppo, i Baustelle, per il suo recente album solista, o per alcune delle migliori voci femminili italiane – Irene Grandi, Paola Turci e Anna Oxa tra le altre). Il 27 ottobre il secondo appuntamento della serie, con Nino Frassica, intelligenza polivalente, attore, autore e anche scrittore di grande e surreale talento. In contrappunto con Gori anche Max Pezzali, il 22 novembre: cantante e autore per gli 883, da tempo affermato solista, icona di quel pop italiano che è stato capace di cambiare e rinnovare tra anni Novanta e Zero. Spazio naturalmente anche alla musica classica, che vedrà alternarsi sul palco due strepitosi interpreti: il 21 ottobre il Trio Zavalloni Mirabassi Rebaudengo (Da Monteverdi ai Beatles), il 26 ottobre Silvia Regazzo e Claudio Proietti alle prese con i testi di Fernando Pessoa sulle musiche di Fernando Lopes-Graça. Chiuderà la parte letteraria del programma Paolo Nori, quest’anno in cinquina al premio Campiello col suo bellissimo libro su Dosteovskij, Sanguina ancora, che presenterà il 26 novembre con la sua ben nota abilità di lettura.

Il 15 ottobre è la volta del film di Cecilia Fasciani, Il cammino più lungo, che racconta la storia di Simona Giannangeli e del centro Antiviolenza dell’Aquila, mentre il 16 novembre Maya De Leo discute con Massimo Fusillo del suo libro Queer. Storia culturale della comunità LGBT.
Infine, si rinnova l’appuntamento con Aria, il Festival di teatro dell’Università dell’Aquila. Questa del 2021 è la quarta edizione, che conferma la consueta attenzione per il teatro di ricerca con un cartellone tutto dedicato alla scena e ai linguaggi contemporanei. Tre dei quattro spettacoli previsti saranno ospitati nella bella sala teatrale di Spazio Nobelperlapace (San Demetrio Ne’ Vestini, località a pochi chilometri da L’Aquila, raggiungibile con un servizio navetta gratuito).

La rassegna apre il 28 ottobre al Palazzetto dei Nobili con Scavi (in doppia replica) della nota compagnia Deflorian-Tagliarini, una performance che indaga insieme al pubblico le stratificate fasi di lavorazione di uno spettacolo ispirato al film Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni. Il 23 novembre l’attrice e danzatrice Cristiana Alfonsetti debutta con il suo nuovo spettacolo, L’odio è il mio colore preferito (Elettra di Sofocle), creato all’interno del progetto di residenza “Contaminazioni” dell’associazione Arti e Spettacolo (Spazio Nobelperlapace).

La scelta di ospitare l’artista aquilana sottolinea la cura dell’Ateneo nel valorizzare le personalità e il lavoro che nascono e sbocciano nel nostro territorio. C’è poi l’atteso ritorno di Chiara Guidi, tra le fondatrici della Societas Raffaello Sanzio, già ospite nell’edizione 2018. Quest’anno, il 7 dicembre, presenta Edipo, una fiaba di magia, uno spettacolo basato su un’idea di teatro infantile, elaborata dall’artista, in cui la sperimentazione della voce è capace di trasformare il gioco in una toccante esperienza di visione.

L’ultimo appuntamento è il 14 dicembre, con il pluripremiato Sorry, boys. Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze, di e con Marta Cuscunà. Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti, l’attrice muove, nascosta nel nero della scena, due schiere di teste mozze, meccanotroniche, raccontando una storia nota e tentando di recuperarne le logiche tralasciate.

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