I dati sulla vaccinazione antinfluenzale della stagione 2020-2021 mostrano, nella popolazione generale, un sensibile aumento delle coperture che passano da 16,8% della stagione precedente al 23,7% dell’ultima stagione (dati aggiornati 8 luglio 2021).
Negli anziani, soprattutto, si osserva, a partire dalla stagione 2015-2016, un costante aumento della copertura, che si attesta al 66,5,% dell’ultima stagione. La copertura degli anziani è aumentata di 12 punti percentuali rispetto alla stagione precedente (54,6).
Si avvicinano gradualmente, dunque, le soglie del 75% e del 95% indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale che indicano il 75% come obiettivo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
La vaccinazione antinfluenzale costituisce la più efficace strategia di prevenzione dell’influenza.
Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, il Ministero raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, a partire dall’inizio di ottobre e, comunque, di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili, in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.
A causa del permanere della situazione pandemica COVID-19, il Ministero raccomanda la vaccinazione anche nella fascia di età 6 mesi – 6 anni, allo scopo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani. Inoltre, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce di età a maggiore rischio di malattia grave, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni.
La vaccinazione è, inoltre, fortemente raccomandata per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che operano a contatto con i pazienti, e per gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungodegenza.