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Via libera al nuovo Decreto Sostegni, “Istruzione al centro”

Reclutamento dei docenti e risorse per l’emergenza sanitaria: ecco cosa prevede il ‘pacchetto’ scuola. Tutti i dettagli nell'articolo.

Via libera in Consiglio dei Ministri al nuovo decreto sostegni, che contiene un importante pacchetto di misure anche per il mondo dell’Istruzione: dalle norme per l’ordinato avvio del prossimo anno scolastico, al Fondo per consentire alle scuole di continuare ad affrontare l’emergenza sanitaria, fino al piano di reclutamento pensato per coprire le cattedre vacanti, in vista di settembre, ma anche per avviare un nuovo corso nel reclutamento degli insegnanti, a partire dall’accelerazione delle assunzioni sulle materie scientifiche (materie STEM).

“Il governo conferma il proprio impegno nel mettere la scuola al centro”, sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che prosegue: “Continuiamo a stanziare risorse per la sicurezza di studentesse, studenti, di tutto il personale, in vista della ripresa di settembre. Stiamo costruendo anche un percorso innovatore che va oltre l’emergenza sanitaria: con gli interventi sul reclutamento del personale docente, risolviamo criticità esistenti, che vanno avanti da tempo, e tracciamo una strada da percorrere che non guarda solo ai prossimi mesi, ma ai concorsi dei prossimi anni. Stiamo di fatto già attuando quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la scuola”.

“Fin dal nostro insediamento, avvenuto a metà febbraio, – spiega il Ministro – ci siamo impegnati per trovare soluzioni rivolte all’immediato, ma con una visione in prospettiva”.

Per questo, prosegue il Ministro, “siamo partiti dall’analisi dell’esistente, dai numeri delle cattedre vacanti e degli insegnanti disponibili da assumere. Abbiamo ricostruito il quadro, abbiamo elaborato un Piano che consente di dare risposte al sistema scuola nel suo complesso: a chi insegna da tempo e, al contempo, ai più giovani che vogliono dedicarsi alla docenza, ma soprattutto ai nostri ragazzi, che hanno il diritto di avere docenti qualificati e di averli in cattedra rapidamente. A regime, prevediamo concorsi annuali, che possano consentire un meccanismo veloce di copertura dei pensionamenti, evitando i picchi di supplenze degli ultimi anni con le conseguenti ricadute sul precariato”.

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