INFO MEDIA NEWS
Attualità NEWS PRIMA PAGINA SLIDE TV

Via Verde, Cna: “Regolamento da cambiare”

Via Verde, CNA Turismo Abruzzo: regolamento da cambiare, si rischia l’”effetto sagra”

«Un regolamento sulla Via Verde deve contenere precisi indirizzi merceologici, vincoli chiari legati alla destinazione: insomma tutto quello che serva a confermarne un indirizzo turistico che però rischia di essere stravolto da un “effetto sagra”: ed è questo il motivo per cui va cambiato il regolamento sulla concessione del suolo pubblico». Sono le osservazioni critiche rivolte dal presidente di CNA Turismo Abruzzo, Claudio Di Dionisio, a pochi giorni dalla pubblicazione da parte della Provincia di Chieti delle linee di indirizzo per la concessione dei permessi di occupazione del suolo pubblico, nella stagione estate/autunno 2022, nelle aree prospicienti il corridoio ciclo-pedonale che corre lungo la Costa dei Trabocchi.

Di Dionisio sottolinea nel suo intervento una questione di metodo che fa da premessa anche agli aspetti più strettamente legati ai contenuti: «Si sarebbe dovuto avviare un confronto con i soggetti associativi che fanno del turismo abbinato alla difesa dell’ambiente e dell’accessibilità dei percorsi il loro punto di forza. Invece salta fuori un meccanismo la cui unica ratio sembra l’esigenza di far cassa, confermando l’idea che la Via Verde sia poco più che un lungomare».

Così, prosegue, «nemmeno una parola sulla accessibilità da preservare per i diversamente abili, magari dedicando loro accessi dedicati; nemmeno una parola sul decoro, sui materiali, sul come e perché certe strutture temporanee dovrebbero aprire, preservando la storia e le tradizioni, sui materiali e i colori da usare; ma anche quale sia il “valore aggiunto” determinato dalla loro presenza. «Invece – prosegue Di Dionisio – al posto di tutto ciò solo una nota sulla distanza minima di due metri dal percorso».

In definitiva, secondo CNA Turismo Abruzzo, «forse si pensa che dare la possibilità a chiunque di aprire bancarelle lungo il percorso, sia un’opportunità di sviluppo. Senza una visione programmatica di destinazione, si tratta di provvedimenti che metteranno una pietra tombale alla idea stessa di destinazione turistica sostenibile». Esistono altri modelli “virtuosi” cui si può guardare per elaborare un progetto adatto all’area interessata, e sono quelli che abbinano crescita economica e sviluppo con sostenibilità, rispetto delle tradizioni, unicità: «Se lo hanno fatto in Val di Noto, Grecia Salentina, Conero, Lucania, vuol dire che si può fare anche qui». Basterebbe cercarli.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Carsoli, Velia Nazzarro pronta al bis

Dice: "In cinque anni, abbiamo puntato molto sui giovani".
Redazione IMN

Letta: “Governo ritiri norma rave”

"Incide su libertà cittadini"
Redazione IMN

David Sassoli ricoverato, il messaggio di Marsilio

Vicinanza del governatore anche al Vescovo Massaro, positivo al Covid
Redazione IMN