[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/05/03_05_17_CENTRO_STUDI_AVEZZANO_thumb57.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/03_05_17_CENTRO_STUDI_AVEZZANO.mp4[/KGVID] Legare un luogo ad un ricordo è, forse, il più bel modo di elaborare un lutto, una morte, rendendola viva, rendendola utile. Quando si lascia la terra, è il terreno che si è calpestato a suon di passi a parlare di noi.
Bene o male? Saranno i bozzoli di farfalla che nasceranno sul selciato a dirlo. Dopo 13 anni di fermo e di stasi, il Centro Studi Marsicani torna in vita grazie al forte impegno profuso dalla Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, in collaborazione con il Comune della città di Avezzano e con la Pro Loco cittadina. Intitolato alla forte personalità letteraria di Ugo Maria Palanza, penna d’oro del ‘900 nonché preside di cari affetti presso il Liceo classico ‘A. Torlonia’ di Avezzano, il Centro Studi ha imparato molto dal territorio che ha abbracciato e molto dovrà ancora insegnare.
Al taglio del nastro, le forbici che hanno reciso il filo ostruttivo tra il passato recente e il più lungo futuro, sono state strette anche dalle mani del presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini: a lui è stato consegnato il simbolo della chimera marsicana.