[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/10/AvezzanoLFoundryAmatrice_thumb156.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoLFoundryAmatrice.mp4[/KGVID] Ferite e traumi. Ma anche cure. LFoundry schiude le sue porte protette ad Amatrice. La luna nel pozzo, questa volta, però, si mostra e dimostra in maniera, con le sembianze di una raccolta fondi.
Un moto di solidarietà, un battito di ali instancabile da dipendente a dipendente: è partita, da qualche giorno, la raccolta solidale per le vittime del terremoto del Centro Sud Italia, fra le mura di LFoundry, ex Micron, una delle più grandi e più ruggenti aziende della Provincia aquilana che, ad oggi, conta circa 1500 lavoratori al suo interno.
Territori che si chiamano, quindi, destini che si cercano. La felicità più vera è quando il pane quotidiano lo si spezza in due, a metà.
Stamattina, un’altra forte scossa di terremoto ha squarciato l’aria ed il sonno. Il sisma si è fatto riudire, infatti, ancora nel nuovo ‘triangolo delle Bermuda’ italiano. Parliamo delle ore 8 e 05 minuti. Il terremoto, di Magnitudo Locale pari a 4.2, è stato avvenuto nella provincia di Perugia, ancora una volta, ad una profondità di 10 chilometri. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica dell’INGV di Roma.
Il Dipartimento della Protezione Civile, inoltre, dal canto suo, segnala che, a seguito della nuova scossa profonda, avvenuta ieri mattina, è stato nuovamente attivato il numero solidale 45500, a sostegno delle popolazioni colpite. ‘I fondi raccolti – si legge sul sito internet dell’Associazione – saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarli alle regioni colpite dal sisma’.