“Sono vicino ai lavoratori del contact center Inps dell’Aquila e a Venanzio Cretarola, segretario regionale abruzzese Ugl del settore Telecomunicazioni. La loro battaglia per l’internalizzazione è sacrosanta ed è la stessa che sto portando avanti da tempo per i lavoratori delle cooperative sociali delle Asl abruzzesi che la Regione Abruzzo può internalizzare attraverso una sua società in-house. Ecco perché bisogna unire le forze per far riconoscere i diritti sanciti dalla legge”.
Lo scrive in una nota Marcello Vivarelli, segretario provinciale aquilano del sindacato Fesica per il settore Terziario, alla vigilia dell’assemblea pubblica all’Aquila, nella sala convegni della Casa del Volontariato, in via Saragat, convocata dal sindacato Ugl nell’ambito dello sciopero nazionale per l’allarme occupazione che riguarda anche il sito aquilano. “Si tratta di una vicenda di una gravità inaudita – le parole di Vivarelli – in cui il presidente Inps, Pasquale Tridico, annuncia clamorosamente l’intenzione di non rispettare il termine del 30 novembre 2021 per l’affidamento del servizio alla società in-house Inps Servizi srl e di concedere un rinnovo, decisamente assurdo, di un anno, dell’appalto ai gestori privati, non previsto dalla legge. Tra l’altro, il termine del 30 settembre è lo stesso previsto dalla legge”.
“Una situazione davvero inconcepibile – continua Vivarelli – soprattutto per via del fatto che a non rispettare la legge è l’Inps, quindi una ‘vertebra’ dello Stato. Non solo. Tridico ha pure annunciato di non voler rispettare né la legge, né le sentenze di Cassazione e del Tar del Lazio che impongono alle società partecipate l’applicazione della clausola sociale. Che poi è lo strumento con cui si tutela l’occupazione di chi lavora già. E al posto della clausola sociale, cioè della legge, il presidente dell’Inps, lo stesso che parla di salario minimo e di lavoratori poveri, intende utilizzare una procedura concorsuale pubblica. Che di fatto metterà alla porta centinaia e centinaia di lavoratori, tra cui quelli del sito aquilano, dopo dieci anni”.
“Appoggio, quindi – conclude Vivarelli – su tutta la linea l’iniziativa di Cretarola e dei lavoratori del contact center Inps aquilano. I pericoli, serissimi, che stanno correndo sono quelli che vanno assolutamente evitati per i lavoratori delle cooperative sociali che lavorano per le Asl abruzzesi. Internalizzarli, dunque, è l’unica soluzione”.