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Zes, Fd’I: “Fina aggrava sua posizione”

"Può rimediare rivolgendo istanza ai parlamentari europei Dem"

“Il senatore Pd Michele Fina sta passando dalla colpa grave al dolo. Resosi conto, infatti, dello strafalcione incorso nella lettura della norma sull’assunzione del personale, si arrampica sugli specchi per cercare di attaccare ancora il governo Meloni. La realtà è che l’esponente del PD cerca di svilire la portata storica del decreto sulla Zes Unica che ha esteso il perimetro a tutti i 305 comuni abruzzesi, e non solo a pochi come in passato. Tutti i sindaci d’Abruzzo, grazie alle scelte dell’attuale governo nazionale e del ministro Raffaele Fitto, amministreranno territori resi più competitivi e attrattivi per l’insediamento di aziende, grazie alle misure di semplificazione e accelerazione contenute nella normativa Zes, con importanti ricadute occupazionali”.

È quanto affermano i parlamentari abruzzesi FdI, Etelwardo Sigismondi, Guido Quintino Liris e Guerino Testa.

“Il governo Meloni e il ministro Fitto sono riusciti a ottenere il via libera da parte della commissione europea, raggiungendo un risultato epocale per lo sviluppo del Mezzogiorno, mai neanche immaginato dal partito democratico e dal senatore Fina. È questo che dà fastidio ai rappresentanti dem abruzzesi che hanno sempre dimostrato una certa allergia con le zone economiche speciali, basti vedere il pasticcio – quando hanno governato l’Abruzzo – che hanno combinato con una perimetrazione approssimativa e ricca di errori, approvata solo pochi giorni dal voto delle elezioni regionali del 2019. Errori a cui la giunta di Marco Marsilio e il commissario Miccio hanno dovuto porre rimedio”, aggiungono.

“Per quanto riguarda,invece, il rafforzamento della pubblica amministrazione, è un aspetto importante che per stessa ammissione di Fina non poteva avvenire con il programma CapCoe che l’Europa, e non il governo Meloni, destina solo alle regioni in ritardo di sviluppo. Ecco, su questo argomento Fina potrebbe scrivere ai parlamentari europei del Partito democratico per far comprendere la necessità di prevedere il rafforzamento anche per le regioni, come l’Abruzzo, in Transizione. Ci preme ricordare come il tema del potenziamento della pubblica amministrazione sia stato affrontato dal governo Meloni con ben due decreti, proprio nella convinzione che lo sviluppo economico di una Nazione passi per incentivi alle imprese e, parallelamente, per una Pubblica amministrazione sempre più efficiente. Su questo aspetto bisognerà sicuramente continuare a lavorare, perché le PA, dopo lunghi undici anni di governi nazionali guidati dal centrosinistra, risultano in grave sofferenza di personale e mezzi. Siamo convinti che se Fina coglierà il nostro suggerimento di rivolgere istanza ai suoi parlamentari europei, che compongono la maggioranza in Europa, potrà ottenere il risultato di far arrivare risorse aggiuntive per l’Abruzzo e per l’Europa”.

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