[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/01/TrasaccoSantAntonio_thumb111.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/TrasaccoSantAntonio.mp4[/KGVID] Una commedia cantata, come quelle di una volta, veicolante un messaggio universale: avere fede prima nell’uomo e poi nel mondo da esso costruito.
Combattere il male, spingendo sempre in avanti il bene, come se quest’ultimo fosse una scialuppa di salvataggio tanto grande da ospitare un paese intero. Avere vent’anni di tradizione alle spalle e non dimostrarli affatto: questo il monito, quasi ‘divino’, racchiuso nel rito leggendario e unico nel suo genere di ‘Mascaritte’. Il volto sempre angelico di Padre Antonio, i cui panni sono stati vestiti, quest’anno, da un appena 17enne della zona, e la lingua sempre biforcuta del suo antagonista, il diavolo, non hanno smesso di emozionare di simpatia e di rispetto nemmeno per quest’anno, il paese marsicano di Trasacco. Sant’Antonio Abate è il patrono prescelto da molti siti marsicani, ma qui, a Trasacco, viene celebrato annualmente in un modo assai particolare.
Una messinscena dal titolo dialettale di ‘Mascaritte’ rievoca, infatti, ogni anno, la leggendaria battaglia fra un bene sempre presente ed un male tentatore. La manifestazione, giunta quest’anno alla 20esima edizione, è patrocinata dal Comune.
La tradizione teatrale locale si è rimessa in moto nel 1998 e si è continuata istancabilmente fino ad oggi. Il tema di fondo è: esorcizzare l’oscurità attarverso la luce delle buone azioni. Le anime di tutti hanno bisogno di risvegliarsi, ogni tanto, anche grazie all’arte antichissima e umana della preghiera verso l’Alto.