In risposta al consigliere Stefano Lanciotti che aveva sollecitato maggiore incisività al sindaco Di Pangrazio, chiedendo l’occupazione fisica degli uffici della Regione e di inviare l’assessore Colizza a occupare la direzione sanitaria della Asl, interviene in replica il consigliere Roberto Verdecchia
“Ancora una volta, ritagliando del tempo prezioso dagli impegni seri sia professionali che istituzionali, si può cogliere l’occasione di dilettarsi leggendo le esternazioni del giovane consigliere Lanciotti – afferma Roberto Verdecchia – Il medesimo, abbandonando le simpatiche metafore circensi di cui ha infarcito il suo ultimo pezzo, si diletta a giocare all’allegro consulente epidemiologico, rimproverando al sindaco di non aver occupato fisicamente e per giunta manu militari, gli uffici dell’Asl e di altri enti sovraordinati. Se non fossimo in uno dei momenti più difficili della storia recente, potremmo limitarci a sorridere di tali “perle di saggezza”.
Non dovrebbe sfuggire anche a Lanciotti la seguente banale considerazione: un conto è una presa di posizione forte e decisa, volta a tutelare la salute delle persone, altra cosa sono le carnevalate cui devono sottrarsi coloro che hanno responsabilità di ruoli pubblici.
Probabilmente il tentativo legittimo e intelligente del primo cittadino di richiedere il supporto degli alpini per contrastare l’emergenza, deve aver sollecitato nel Lanciotti repressi istinti bellici.
Speriamo che nel prossimo episodio dei consigli non richiesti, non si alzi il tiro, con un vigoroso appello al Comune di Avezzano a dichiarare guerra contro qualche territorio confinante.
Le fasi più difficili della vita di una collettività possono far perdere lucidità a qualcuno, che non a caso viene lasciato in solitario assalto propagandistico di se stesso.
Per fortuna, in altri, prevale il buon senso che non può essere pro tempore.