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Morte Fiano: “Memoria si deve ai giusti”

Anpi ricorda deportato ad Auschwitz. Polemica con CasaPound che ha ricordato ultimo reduce aquilano della Repubblica Sociale Italiana, morto nei giorni scorsi

“Quando un gruppo di persone – ingenue o esaltate o semplicemente ignoranti – crede di incuriosire l’opinione pubblica con un comunicato e manifesti in ricordo di un reduce della Repubblica Sociale di Mussolini, si è tentati di reagire in due modi. Ignorare il triste e penoso episodio, non dargli la minima attenzione e lasciarlo nella trascuratezza e nella noncuranza della totalità dei cittadini Oppure trovare il modo giusto per denunciare che il ricordo del fascismo è sempre sbagliato, offensivo e crudele. E mostrare a tutti qual è invece la storia bella, drammatica e nobile che merita di essere ricordata”.

È quanto si legge in una nota dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) in ricordo di Nedo Fiano, scomparso oggi.

L’Associazione, però, coglie l’occasione per aprire una polemica contro CasaPound Italia che nei giorni scorsi ha ricordato Domenico Silvestri, ultimo reduce aquilano della Repubblica Sociale Italiana spentosi all’età di 95 anni, che combatté – tra le altre cose – come legionario prima in Italia contro gli invasori alleati che risalivano la penisola, a Nettunia e a Ortona, per poi essere inviato addirittura in Prussia per l’ultima difesa della civiltà europea contro l’armata sovietica.

“Per questo oggi l’Anpi ricorda la scomparsa di un grande uomo: a 95 anni ieri ci ha lasciato Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz, una persona giusta e buona che ha avuto la forza di raccontare l’orrore dell’olocausto di cui era stato vittima”.

“Costretto a lasciare la scuola a 12 anni come tutti i giovani ebrei a causa della vergogna delle leggi razziali, Fiano fu deportato ad Auschwitz con la famiglia: la madre fu immediatamente mandata nelle camere a gas. E lui fu tatuato con la sigla A-5405. Liberato l’11 aprile del ’45 a Buchenwald, Fiano dedicò tutta la vita a far rivivere la sua tragedia nelle scuole, tra gli studenti: affinché i giovani sapessero e non si perdesse la memoria di quella infame tragedia”, scrivono dall’Anpi.

“Lui, Nedo Fiano, è stato davvero un uomo coraggioso, generoso, amante della libertà e della pace. Lui sì che è stato un patriota, una persona che non si è mai arresa all’oppressione nazista, che come i partigiani – uomini e donne di ogni fede, età, professione e pensiero politico – ha difeso il paese dai nazisti oppressori e dai loco complici fascisti”, aggiunge l’Anpi.

“Fiano col suo esempio ha difeso l’Italia da quei fascisti vigliacchi che dietro la svastica aderirono alla Repubblica Sociale per consegnare l’Italia a Hitler e che la Resistenza partigiana e l’esercito alleato sconfissero per restituire all’Italia la pace, la dignità, la libertà e la democrazia.
Nedo Fiano: lui sì che è un esempio da conoscere ed onorare”, conclude la nota.

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