Approvata a dicembre la graduatoria Regionale del Fondo Integrativo per i Comuni Montani annualità 2018 e 2019 e residui 2014 – 2017, che vede il Comune di Trasacco secondo in graduatoria.
“Abbiamo chiuso – esprime il sindaco Lobene – il 2020 con una ulteriore bella notizia, arrivata dalla Regione. La nostra proposta di finanziamento di 441.268 euro per la realizzazione del progetto “Prevenzione dissesto idrogeologico, recupero, valorizzazione e sviluppo delle risorse naturalistiche e territoriali di Monte Labbrone” ha ricevuto il placet della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
Verrà quindi finanziato, dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie la proposta: “un progetto fondamentale e fortemente voluto da tutta l’amministrazione comunale per la messa in sicurezza e la valorizzazione di una zona a grande valenza storico – archeologica e tanto cara ai Trasaccani”, dice il sindaco.
“Finalmente si potranno realizzare opere di ristrutturazione e recupero del fortino Pre – Romanico per creare un punto di aggregazione e divulgazione tecnico – scientifica delle risorse naturalistiche ed archeologiche presenti nel territorio; rifugio, parco avventure ed opere di selvicoltura per la riqualificazione della pineta e messa in sicurezza dei sentieri di collegamento, opere di conservazione per la ricostruzione di siti atti alla coltivazione delle essenze arboree autoctone. Un intervento che sarà il volano per il consolidamento per incrementare la sinergia naturalistica e storica, per il potenziamento ed il ripristino della fruizione turistica, didattica e ricreativa del nostro caro Monte Labbrone. L’intervento si inserisce in un’area di fondamentale valenza naturalistica, poiché ricade all’interno dell’area SIC“Parco Nazionale d’Abruzzo” e sito Natura 2000, nonché di rilievo storico – archeologico per la presenza della Grotta Continenza, risalente all’epoca Neolitica e per la presenza di Fortini / Rifugi di epoca preromanica. La messa in sicurezza anche del versante relativo al perimetro viabilità risulta di fondamentale importanza per la prevenzione del rischio idrogeologico. La prevenzione del dissesto, unita alla valorizzazione delle aree storiche e dei sentieri renderà ancora più accessibile la nostra Montagna, radice della nostra identità e punto di decollo del nostro futuro”.