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Sisma 2009, Pezzopane a Draghi: “Urgente sostituire Curcio”

La parlamentare abruzzese del Pd scrive al presidente del Consiglio chiedendo la proroga della Struttura di Missione e la nomina del Coordinatore

“In rappresentanza dei territori colpiti dal terremoto del 2009 e facendo mio l’appello lanciato dai Sindaci del cratere Le chiedo la proroga dell’attività della Struttura di Missione (SdM) e la nomina urgente della figura fondamentale del Coordinatore”.

Così la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, in una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi al quale Pezzopane ricorda che “dal 2012 la ricostruzione non è più sottoposta a gestione commissariale, per cui la Struttura di missione risulta al momento indispensabile. Tale Struttura è oggi destinata a decadere ove non venisse confermata dal nuovo Governo”.

“I Comuni del Cratere, continua nella sua lettera a Draghi la parlamentare del Pd, hanno già espresso grandissima preoccupazione per l’immediato futuro, poiché la SdM svolge un ruolo fondamentale nella ricostruzione e nello sviluppo dei territori”.

Pezzopane sottolinea inoltre che “dopo tanti anni di difficoltà, viviamo ora un momento positivo anche grazie alle profonde innovazioni normative approvate dal Decreto sisma in poi, ed alle importanti risorse stanziate e da impegnare per la ricostruzione materiale ed economica, ma si rischia adesso che i cantieri e i progetti di sviluppo si trovino senza un riferimento importante come può essere la Struttura di missione e il suo Coordinatore, con effetti a dir poco disastrosi per i nostri territori”.

Per Pezzopane, “tale fermo amministrativo sarebbe infatti incomprensibile per i cittadini e le imprese impegnate nella ricostruzione fisica e coinvolte nei processi di sviluppo del territorio, i quali subirebbero ulteriori danni oltre a quelli in atto per la disastrosa situazione pandemica da Covid-19”.

Concludendo la missiva al Presidente del Consiglio Draghi, Pezzopane evidenzia che “il lavoro svolto sin qui è ben evidente e fa ben sperare. Ma resta ancora tanto da fare. Ed è per questo che i Comuni, i Sindaci, i Cittadini che popolano i nostri borghi hanno bisogno di certezze e di riferimenti che continuino ad accompagnare e agevolare il processo di ricostruzione”.

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