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Pet Tac Chieti, Marcozzi: “Disservizi senza fine”

Capogruppo M5S in Regione Abruzzo: "Giunta continua a tradire promesse. Non ci sono più scuse per non dare risposte concrete e sanare questa autentica vergogna della sanità regionale"

“Nella pessima gestione della Pet Tac dell’ospedale di Chieti è racchiusa tutta l’improvvisazione con cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, insieme ai vertici della Asl 02, governano la sanità nel territorio. Parliamo di un macchinario per eseguire esami diagnostici fondamentali per i malati di tumore o di patologie neurodegenerative, situato su due tir con tutti i disagi che ne conseguono per i pazienti fragili che ne hanno bisogno. Una soluzione che sarebbe dovuta essere provvisoria ma che va avanti, di proroga in proroga, da quasi dieci anni. In risposta a una mia interpellanza, l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì (Lega) aveva preso l’impegno di acquistare un macchinario di proprietà e di piazzarlo all’interno della struttura. Promessa che, a quanto pare, è destinata a essere tradita dal momento che si parla dell’ennesimo prolungamento del contratto di affitto della Pet su tir per 2 anni + 2. Oltre al danno di non poter usufruire di una strumentazione adeguata, i pazienti stanno subendo la beffa di un servizio dimezzato poiché, allo stato attuale, la Pet sarebbe utilizzabile solamente un giorno a settimana, e non più due come successo finora, causando un ulteriore e inaccettabile allungamento delle liste d’attesa. Una situazione grottesca che non sembra avere una fine, che si gioca sulle spalle degli incolpevoli pazienti abruzzesi, costretti a convivere con quotidiani disservizi”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Le richieste di aiuto delle associazioni, con oltre seimila firme raccolte per chiedere l’acquisto del macchinario, rimangono inascoltate dal centrodestra in Regione. Eppure il rischio di sperperare denaro pubblico sembra essere evidente dal momento che ogni anno si spendono circa 500mila euro di affitto, mentre una Pet Tac di proprietà all’interno del presidio avrebbe un costo di circa un milione e mezzo di euro, con annessa possibilità di fare analisi cinque giorni a settimana, abbattendo le liste d’attesa con annesso risparmio sulla mobilità passiva. Proprio per fare chiarezza sull’intera operazione ho già depositato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti”.

“Mi auguro che la manifestazione che le associazioni terranno mercoledì mattina sul Cavalcavia di Via dei Vestini sia utile per smuovere le coscienze del governo regionale e dei vertici della Asl 02, nominati sempre dal centrodestra. Non ci sono più scuse per non dare risposte concrete e sanare, una volta per tutte, questa autentica vergogna della sanità regionale che va avanti da quasi dieci anni e di cui non vediamo la fine”, conclude.

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