L’Abruzzo presenta risultati al di sotto dei valori nazionali sia per la spesa sanitaria pubblica (1.904 euro contro un valore medo nazionale di 1.979 euro), sia per la spesa sanitaria privata (413 euro contro un valore nazionale di 557 euro).
Se la componente di spesa pubblica soffre, anche la spesa privata è sotto il valore mediano nazionale.
La regione, nel complesso, nel 2020, si classifica al 15/mo posto in Italia per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.
È quanto emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2020”, riportate dall’Ansa.
Si tratta di un indicatore sintetico di misurazione delle performance dei territori in termini di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione, realizzato da “Welfare, Italia”, think tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Se l’Abruzzo si posiziona nella parte medio bassa della classifica, la regione ha ottenuto risultati positivi nella spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in percentuale del Pil regionale (risultando all’ottavo posto con il 4,2%).
Relativamente ai beneficiari da sussidio di disoccupazione Naspi su popolazione 15-64 anni la regione si classifica al quinto posto.
La regione si ferma al 15/mo posto per quanto riguarda il tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (11,1%), l’indice di povertà relativa e i posti in asili nido autorizzati (20,4 ogni 100 bambini di 0-2 anni). Quattordicesima posizione per tasso di part-time femminile involontario e 17esima per numero di alloggi popolari (social housing). Nota positiva è il sesto posto ottenuto in termini di tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari.