Cinque anni e quattro mesi di carcere.
Una condanna “dura ma esemplare” che ha soddisfatto pienamente la difesa della giovane aggredita a Carsoli (L’Aquila) nel 2019 da un amico del suo fidanzato.
I fatti risalgono a dicembre di due anni fa quando la ragazza, una 23enne, si trovava in un locale insieme ad un gruppo di amici, al suo fidanzato e ad un suo amico 29enne.
Verso l’una la giovane aveva deciso di tornare a casa a piedi, la sua abitazione non era molto distante.
Quando si è accorta che il 29enne la stava seguendo ha provato a contattare il fidanzato e ha mandato alcuni messaggi vocali alle sue amiche.
La ragazza è entrata velocemente nell’androne di casa, ma lui – stando al racconto della vittima e alle testimonianze raccolte durante il processi – è riuscito ad entrare aggredendola e tentando di violentarla.
Le urla della giovane, seppur soffocate, hanno svegliato diversi condomini, tra cui un ragazzo che ha immediatamente capito che qualcosa non andava ed è sceso a controllare. L’arrivo del ragazzo ha evitato che si consumasse la violenza e messo in fuga l’aggressore, che scappando ha portato via il cellulare della ragazza.
“Tramite ricostruzioni, testimonianze dei ragazzi presenti quella sera al locale e dei condomini del palazzo, grazie anche all’ausilio delle telecamere di sorveglianza, la versione della mia assistita ha trovato riscontro su ogni fronte”, spiega l’avvocato Velia Nazzarro, legale della 23enne.
A febbraio del 2020 il ragazzo – accusato di lesioni, tentata violenza sessuale e rapina – era stato posto ai domiciliari, poi revocati. Nei giorni scorsi, però, è arrivata la sentenza del Tribunale di Avezzano (L’Aquila) che lo ha condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere, oltre alla interdizione perpetua dai pubblici uffici e 2.000 euro di multa.
Il giudice ora ha 90 giorni per depositare le motivazioni della sentenza.
“Sono stata molto soddisfatta della decisione del giudice e della pena inflitta. Il Tribunale ha accolto le nostre richieste, era importante che ci fosse una sentenza pesante anche alla luce della delicatezza del tema”, aggiunge l’avvocato della vittima.
L’aggressore è stato difeso dall’avvocato Alessia Marchione del Foro di Avezzano.