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Parco Sirente, firmato accordo con il Club Alpino Italiano

E' stato firmato ieri pomeriggi l'accordo tra il Parco naturale Sirente Velino e il Club Alpino Italiano. Lo scopo è un'adeguata e mirata gestione nell’ottica di una sinergia di rete. Il Cai verificherà la percorribilità e la manutenzione della rete sentieristica del territorio protetto.

Ieri, nella sede del Parco naturale regionale Sirente Velino nel Comune di Rocca di Mezzo, è stato siglato l’accordo operativo tra il Parco, il Cai regionale e le sezioni e sottosezioni, interessate per territorio, per la verifica di percorribilità e la manutenzione della rete sentieristica.

Presenti alla firma il Commissario del Parco Igino Chiuchiarelli, Il Presidente della Comunità del Parco Francesco D’Amore, il Presidente del CAI Abruzzo Francesco Sulpizio e tutti i rappresentanti delle sezioni. La fragilità intrinseca delle zone di montagna e la necessità di una loro attenta e consapevole fruizione rendono necessario l’apporto di tutte quelle componenti della società che vivono la montagna nei suoi vari aspetti – presupposto essenziale per un’adeguata e mirata gestione nell’ottica di una sinergia di rete.

“In un momento quale quello che stiamo vivendo – sottolineano il Commissario del Parco e il Presidente della Comunità – la fruizione di ampi spazi, il contatto con la natura vera del nostro appennino, la sensazione di libertà che offre un’escursione in montagna, la soddisfazione nel conquistare una vetta sono bisogni e sensazioni in incremento esponenziale ed è nostro compito cercare di offrire infrastrutture verdi di qualità per rispondere puntualmente alla domanda. D’altro canto è pur vero che le ultime vicende giudiziarie, che vedono coinvolte persone/amici che non hanno alcuna responsabilità, ci indurrebbero a chiudere le nostre montagne. Noi non vogliamo farlo ed è per questo che stiamo cercando di ridurre il rischio, che come è acclarato, in questi ambienti non è eliminabile. Per questo abbiamo cercato la collaborazione con il CAI, che ringraziamo sentitamente, che oltre ad aver tracciato la maggior parte di questi sentieri, ha tra le tante finalità istitutive la verifica della loro percorribilità, le opere di prima manutenzione e l’attività di educazione alla montagna. Siamo certi che questa è la giusta direzione per lo sviluppo di un turismo consapevole ed educato”.

D’altronde come ha sottolineato il Presidente del CAI “i sentieri hanno delle caratteristiche oncologiche precise, chi ci si avventura deve avere la consapevolezza che non sta circolando sulla strada cittadina. Il concetto di auto responsabilità deve essere la chiave di lettura prevalente.”

Ed allora impariamo tutti a rispettare i regolamenti, le buone pratiche, le ordinanze, ad avere contezza e accurata informazione prima di iniziare un’escursione perché ne va della nostra personale incolumità oltre a evitare problemi di altro genere.

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Redazione IMN