Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali in Italia che con l’emergenza Covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone #bastacinghiali.
Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che giovedì 8 luglio 2021 dalle 9 a Roma in piazza Montecitorio scatenano la più grande protesta mai realizzata nella Capitale con le mobilitazioni in tutte le maggiori città delle diverse regioni, da Milano a Napoli, da Torino a Bologna, da Palermo a Cagliari e, in Abruzzo, a L’Aquila con il coinvolgimento di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini e le dolorose testimonianze di chi è stato personalmente colpito ed ha paura per l’incolumità della propria famiglia.
L’appuntamento in Abruzzo è giovedì 8 luglio a L’Aquila, di fronte a Palazzo dell’Emiciclo, in via Michele Iacobucci 4, a partire dalle 9.00 quando confluiranno di fronte al Consiglio regionale gli agricoltori esasperati.
In Abruzzo saranno presenti insieme al presidente della Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e i dirigenti provinciali, il vicepresidente della giunta della Regione Abruzzo con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, al quale verrà consegnata una proposta di delibera, e i rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello regionale e territoriale.