Sciopero e manifestazione di protesta ieri alla San Marco Industrial di Atessa (Chieti) contro l’avvio dei licenziamenti collettivi per 50 lavoratori su 163.
Per l’occasione il direttivo provinciale Fim Cisl si è appositamente svolto davanti ai cancelli dell’azienda produttrice di costruzioni meccaniche, cassoni e ribaltabili, anche per il furgone Ducato della Sevel.
“Tanta è stata la solidarietà nei confronti dei lavoratori che da mesi subiscono l’arroganza società – dice Amedeo Nanni, responsabile metalmeccanico della Fim – L’azienda ha deciso di avviare la procedura nonostante la possibilità di altri mesi di cassa straordinaria e cassa covid. La segreteria Fim-Cisl aveva proposto a tutte le sigle sindacali di organizzare uno sciopero a livello nazionale, ma, purtroppo, anche in questa occasione abbiamo ricevuto un diniego. Come Fim-Cisl continueremo ad attuare tutte le iniziative possibili per tutelare i lavoratori del nostro territorio. Altra riunione la terremo mercoledì prossimo, 28 luglio. Dopo lo sblocco dei licenziamenti la San Marco è stata la prima e unica ad aprire la procedura per licenziare 50 lavoratori. Pertanto vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e portare l’azienda a ritirare la procedura e a utilizzare gli ammortizzatori sociali che non sono ancora esauriti, oltre che a portare nuove lavorazioni come da impegni presi quando l’azienda aveva acquisito lo stabilimento dal fallimento”.