Sono arrivati a Lecce nei Marsi, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, tra sabato notte e ieri mattina, così come previsto dal programma nazionale di accoglienza, condiviso dal Ministero della Difesa.
Il direttore dell’Agenzia regionale della Protezione Civile, Casinghini, in realtà, lo aveva annunciato anche ai nostri microfoni (guarda qui): molti dei 1300 profughi giunti all’Interporto di Avezzano – base del campo di prima accoglienza della Croce Rossa Italiana – sarebbero rimasti anche in Abruzzo, dopo una precisa e puntuale ricognizione dei posti letto disponibili.
76 di circa 1000, quindi, sono stati già destinati al piccolo paesino montano marsicano. Tra i 76, nuclei familiari completi e anche tanti minori.
I profughi dall’Afghanistan, dopo essere sbarcati a Roma, a Fiumicino, ed aver viaggiato sino ad Avezzano, a bordo di pullman sono stati diretti a Villa Gaia, a Lecce: sarà questa la loro “nuova casa”, in attesa, ovviamente, della costruzione di un futuro e di una nuova vita dignitosi.