‘Ho perso gli animali non la dignità’, ‘senza agricoltura Arquata muore’, ‘meno chiacchiere più stalle’, ‘A.A.A. cercasi normalità’. Sono questi i cartelli dei centinaia di allevatori e agricoltori della Coldiretti giunti dalle aree terremotate di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio che a piazza Montecitorio, insieme ad alcune pecore sopravvissute nelle stalle crollate nel sisma, chiedono a Parlamento e governo iniziative rapide a sostengo del settore. Con loro ci sono anche i sindaci dei comuni colpiti con le insegne delle diverse delegazioni.
In mattinata il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, incontrerà il presidente del Senato, Pietro Grasso per illustrargli le difficoltà del mondo agricolo e degli allevatori delle regioni colpite dal terremoto.
Un grande tavolo è stato apparecchiato in piazza Montecitorio con prodotti locali salvati dalle macerie, dalle lenticchie di Castelluccio al ciauscolo, dal pecorino amatriciano e quello di Farindola e tanti altri prodotti tipici dell’area del ‘cratere’, che rischiano di sparire per le difficoltà del mercato locale provocato dalla crisi del turismo e dallo spopolamento per l’esodo forzato, ma anche per i ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei.
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