E’ stata una domenica di intenso lavoro per le squadre del soccorso alpino e speleologico abruzzese impegnato in due interventi.
Ore di apprensione nella Valle dell’Orfento per le ricerche di mamma e figlia disperse sulla Maiella.
Ieri pomeriggio la donna di 43 anni di Pescara e sua figlia di 5 anni avevano deciso di fare un’escursione a Caramanico in compagnia di altri.
Ma poi la donna e la figlia hanno scelto di intraprendere un altro percorso quando, a causa di un infortunio alla piccola non hanno potuto proseguire il sentiero. A quel punto la donna ha chiamato un altro figlio che preoccupato ha allertato i Carabinieri.
Subito è stato attivato il protocollo dei soccorsi in montagna.
Attraverso la geolocalizzazione, il Soccorso Alpino ha tentato di individuare le due disperse, mentre da terra è partita una squadra della stazione di Penne ed è stata attivata l’unità cinofila dell’associazione nazionale dei Carabinieri.
Fortunatamente le due sono state ritrovate sane e salve intorno alle 4.30 del mattino.
Erano infreddolite e spaventate, ma in buone condizioni e una volta riportate a valle, sono state visitate dai sanitari del 118 e del centro medico di Caramanico Terme.
Hanno partecipato alle operazioni di ricerca, oltre alle squadre del Soccorso Alpino (Cnsas), anche i cinofili dell’associazione Carabinieri, i Carabinieri Forestali e i Vigili del Fuoco.
E’ stata trovata senza vita, invece la donna di 66 anni di Ostia che ieri mattina si era allontanata dalla sua abitazione nella zona della Montagna Spaccata, vicino Sulmona. Era in compagnia di altri amici e stava facendo legna: è stata ritrovata a terra con una ferita alla testa, non si sa se per un malore o per una caduta.
Le ricerche da parte del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese erano partite in serata, quando i familiari preoccuparti per il mancato rientro della donna hanno dato l’allarme.