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Giornata Internazionale dell’Ostetrica, il 5 maggio l’Italia intera si dedica alla donna

#OstetricaInFamiglia #ostetricheperledonneorapiuchemai Sono gli slogan che faranno da filo conduttore per l’evento che è in programma il 5 maggio in tutta Italia. Le ostetriche incontreranno donne, madri e famiglie il 5 Maggio 2017, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica.

Nella pagina nazionale, nella sezione dedicata all’evento, si può consultare una mappa interattiva  (https://www.google.com/maps/d/u/1/viewer?mid=17S_VOOFouNKZv9-D0YgbKvDUS1s)  con tutte le iniziative ed attività che si svolgeranno in tale data o in più giorni, in diverse città e paesi italiani. Ci saranno consulenze gratuite, workshops, mostre fotografiche, aperitivo/merenda con l’Ostetrica, e molto altro ancora.

Anche quest’anno l’iniziativa nazionale prevede il colore rosso (magliette, palloncini) in segno di unione, perché le richieste delle donne, sono le richieste delle ostetriche.
Sarà un’occasione per le donne e per le famiglie per conoscere i servizi alla maternità ed alla salute della donna che producono migliori esiti di salute materno-infantile, così che collaborino con le ostetriche richiedendo a gran voce alle istituzioni che la propria salute venga tutelata, attraverso l’utilizzo di modelli appropriati.

Le ostetriche stanno lavorando per idee che possano favorire un mutamento socio-culturale in tutto il percorso nascita, a favore di un’ostetricia rispettosa, dove la donna, il neonato ed il nuovo nucleo familiare sono posti al centro, ma non solo.
Si sta riflettendo anche sull’importanza dell’educazione affettiva e sessuale in ambito scolastico, dove sia possibile un primo contatto con la figura dell’ostetrica, perché, come più volte ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dove ci sono ostetriche, c’è più salute e la salute va favorita già ben prima che ci sia l’ingresso in sala parto della donna in travaglio.

Si trascorreranno insieme dei bellissimi momenti, nel segno dell’unione, della consapevolezza sempre più crescente tra le donne e le famiglie e rappresenteremo la forza del cambiamento.

L’iniziativa vuole promuovere quell’assistenza che pone al centro la donna, il nascituro e chi è accanto alla donna nel momento del parto. In particolare, ciò che chiede il movimento è che la donna debba essere considerata titolare del diritto di autodeterminazione, come lo sono tutti gli assistiti che accedono ai servizi sanitari (pur ricordando che la partoriente non è malata e che, stando alle ultime evidenze scientifiche, la sala parto, attualmente, non è esattamente il setting più adeguato, nel caso di gravidanza normale), durante tutto il periodo del ricovero in tale luogo.

Si vuole sostenere fortemente la presenza dell’ostetrica nel percorso nascita, sin dall’inizio della gravidanza, ben prima quindi del parto, perché la donna possa conoscere e scegliere la professionista che la accompagnerà in un momento che sarà ricordato come il migliore possibile, anche grazie all’assistenza one-to-one (quell’assistenza dove l’ostetrica può seguire una donna ed una sola, cosa che, al momento, non è sempre possibile), avendo con lei instaurato un clima di piena fiducia, dove i dubbi, le paure, le richieste saranno state eviscerate e definite, ricordando comunque che l’ostetrica si occupa della salute femminile a tutto tondo, dall’infanzia, attraverso l’adolescenza, la vita adulta e fino alla menopausa ed oltre.

In diverse città italiane, dunque, verrà organizzata una camminata, i cui partecipanti avranno la caratteristica di indossare un indumento rosso. L’evento sarà poi diverso da città e città, ma sempre sarà centrale la figura dell’ostetrica, professionista autonoma, con una formazione che si basa sulla conoscenza e sull’utilizzo di evidenze scientifiche, che consentono di garantire un’assistenza di qualità e che tutti avranno modo, così, di conoscere e comprendere.

L’Ostetrica è in grado di riconoscere situazioni che richiedono intervento medico ed è per questo che è in grado di ‘portare a termine un parto’, quando questo è il risultato di una gravidanza normale. Un parto accompagnato da sole ostetriche è un parto rispettoso dell’individualità della donna, dei suoi tempi e di quelli del suo bambino: la donna deve sentirsi libera di potersi lasciare andare, perché al suo fianco c’è una professionista che si occupa di accompagnarla e di sorvegliare il suo benessere e quello del nascituro. La realtà che troppe partorienti conoscono è spesso diversa, perché le ostetriche sono troppo poche (nonostante il 47% di loro sia senza lavoro) e quelle poche che ci sono non hanno la possibilità di assistere una donna alla volta, le sale parto devono essere lasciate libere in fretta, perché vige la legge del guadagno e spesso un evento che può essere bellissimo, diventa un incubo, perché ci si ritrova catapultate in un ‘bimbinificio’.

Nonostante l’elevato numero di ostetriche di cui dispone il Sistema Sanitario Italiano, nonostante le chiare evidenze scientifiche (secondo le quali l’assistenza fornita da un’ostetrica riduce il numero di pratiche mediche e di tagli cesarei inappropriati), il nostro Paese si pone al 17esimo posto in Europa, considerando il loro numero, rispetto al numero di abitanti.

Nel 2012 le ostetriche italiane, iscritte all’albo, erano circa 17.300, ma questo numero non distingue il numero di ostetriche occupate, da quelle che non lo sono, rendendo ancora più drammatico il dato del 17esimo posto.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti dell’evento: #ostetricheperledonneorapiuchemai

Facebook: Ostetriche: donne per donne ( https://www.facebook.com/OstetricheDonnePerDonne/)

Canale youtube: Ostetriche donne per donne

Pagina nazionale: https://ostetricheperledonne.wordpress.com/

Instagram: Ostetriche_donne_per_donne

Per le richieste di materiale, informazioni e contatti è attiva la mail: 5maggio2016@libero.it

 

 

Foto di: donnaclick.it

 

 

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