Inizieranno a marzo, con la bonifica del sito di Casa Pente, i lavori di realizzazione della centrale di compressione di Sulmona, da parte della Snam, che dovrà spingere il gas nel metanodotto Sulmona Foligno.
Il cantiere vero e proprio potrebbe partire a giugno.
Su entrambe le opere si registra da anni le opposizioni durissime di comitati e anche sindaci. Per l’ok definitivo al metanodotto si attende l’esito della consultazione imposta dall’Arera, l’Autorità nazione dell’energia.
Ma intanto Snam tira dritta, e forte delle autorizzazioni ottenute per la centrale, eseguirà, come riferisce il quotidiano Il Messaggero, le verifiche preliminari per l’eventuale presenza di ordigni bellici sotto il terreno e in collaborazione con la Sovrintendenza di reperti archeologici, essendo già stata accertata la presenza di una domus aurea di epoca romana.