“Il Gesù della Sindone tra storia, fonti e misteri”: questo il tema del convegno promosso dalla diocesi, insieme alle sezioni di Tagliacozzo e di Roma-Ostia dell’Associazione nazionale carabinieri e con il patrocinio del Comune di Avezzano, che si terrà sabato 4 marzo alle 15,30 nel Castello Orsini di Avezzano.
I lavori del convegno si apriranno con l’introduzione del vescovo Giovanni Massaro e a seguire la tavola rotonda a cura delle relatrici. La professoressa e sindonologa, Emanuela Marinelli, approfondirà i temi: “La Sindone, la storia, la scienza” e “la flagellazione e la crocifissione dell’uomo della Sindone”. A seguire la professoressa Rita Libertini relazionerà su “La flagellazione e la crocifissione di Gesù”.
L’incontro sarà moderato dal generale di brigata Vincenzo Pezzolet, direttore della rivista “Fiamme d’Argento” e la conclusione sarà affidata al vescovo. “Nel Castello Orsini il giorno del convegno – spiega il brigadiere capo, Filippo Di Mastropaolo, tra gli organizzatori dell’evento – verrà esposta una copia, a grandezza naturale, della Sindone“.
“Nel corso dei lavori verranno affrontate le diverse questioni legate, ancora oggi, a Gesù, alla sua morte e a questo telo che, per molti, è tuttora ancora un mistero, – continua Di Mastropaolo – tra gli interrogativi che animeranno gli interventi dei relatori: come si è svolta la morte di Gesù? È veramente lui l’uomo della Sindone? La sindone è davvero il lenzuolo funebre di Gesù o si tratta di altro? Le risposte non sono secondarie perché coinvolgono profondamente la nostra vita”.
Di certo il dibattito su Gesù è ancora aperto; la Sindone, in effetti, è il reperto archeologico più studiato al mondo e i Vangeli, sinteticamente, ne costituiscono l’unica vera chiave interpretativa. Il legame tra Gesù, Sindone e Vangeli verrà analizzato dai relatori che affiancheranno le più recenti ricerche scientifiche sul telo sindonico a un’indagine altrettanto scientifica e documentata sull’attendibilità dei fatti contenuti nei Vangeli riguardo le ultime ore di vita di Gesù.