“In questi giorni abbiamo assistito all’arrivo a Sulmona di una lunga parata di big nazionali del centrodestra – da Arianna Meloni a Italo Bocchino, da Mara Carfagna a Matteo Salvini, fino ad Andrea Del Mastro e Antonio Tajani. Una sfilata in piena regola che non ha nulla a che vedere con i problemi reali della nostra città. È la prova più chiara e impietosa di quanto il centrodestra sia scollegato dalla realtà locale: incapace di affrontare le vere priorità dei cittadini, ha bisogno di chiamare rinforzi da Roma per colmare il vuoto di idee e contenuti. Ma Sulmona non ha bisogno di riflettori né di selfie in piazza: ha bisogno di risposte serie e concrete su questioni che da troppo tempo attendono soluzione”, lo sottolinea in una nota stampa, Salvatore Di Cesare, candidato al Consiglio Comunale per il PD in vista delle prossime elezioni comunali di Sulmona.
“Dov’erano questi “big” quando esplodevano le criticità del COGESA, della SACA, del Consorzio di Bonifica? Cosa hanno fatto per la sanità pubblica, per i giovani che se ne vanno, per contrastare lo spaccio di droga e per offrire sostegno ad anziani, disoccupati e disabili? Silenzio. Le tematiche che contano davvero per la comunità sulmonese sono assenti dal dibattito del centrodestra, totalmente assorbito dal teatrino delle comparsate e dai proclami vuoti. Solo il centrosinistra, solo il Partito Democratico e il nostro candidato sindaco Angelo Figorilli stanno parlando con coerenza e competenza di questi problemi, mettendo al centro un programma serio e una visione di città che parte dal basso, dall’ascolto e dalla partecipazione”, scrive ancora.
“La tanto decantata “filiera istituzionale”, dal Comune alla Regione Abruzzo fino al Governo nazionale, si è dimostrata un gigantesco bluff. Chiacchiere e distintivo, nient’altro. Lo dimostra il fallimento sulla vicenda del Tribunale di Sulmona, dove il Ministro Nordio ha sbattuto le porte in faccia al candidato sindaco del centrodestra Luca Tirabassi, ridicolizzandone di fatto ogni tentativo. A questo punto, Tirabassi farebbe bene a dimettersi da Presidente dell’Ordine degli Avvocati, per rispetto della città e della toga che indossa. Sulmona non è una tappa di campagna elettorale per politici in cerca di visibilità. È una comunità viva che merita attenzione vera, non passerelle. E il 25 e 26 maggio, i cittadini sapranno scegliere chi davvero ha a cuore il futuro della nostra città”, questa la conclusione.