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Zes, Ruscio: “A giorni bando per zone franche doganali”

Il Comune di Avezzano rientra tra i 37 territori che possono godere di laute agevolazioni fiscali. Il primo obiettivo della Zes è quello di dotare ampie ‘fette’ d’Italia di nuove e innovative infrastrutture.

Chi investirà in area Zes, ovvero in Zona economica speciale, potrà contare su una premialità anche a livello di intercettazione di bandi regionali. Proprio perché la sinergia tra canali e opportunità di finanziamento è alla base della partenza e del funzionano di questo strumento innovativo dai contorni elastici e migliorabili. Ad Avezzano abbiamo un’area Zes di 150 ettari: è la più grande d’Abruzzo”.

Il punto sulle pratiche Zes, in città, lo fa l’assessore delegata del Comune di Avezzano Loreta Ruscio, dopo aver partecipato al meeting pescarese su un anno di lavoro e di operatività della Zona economica speciale in Abruzzo, alla presenza illustre del Ministro al Made in Italy, Adolfo Urso. L’assessore Ruscio torna dalla tappa pescarese – organizzata dalla struttura commissariale Zes – con idee, programmi, date in agenda e novità da attivare sul territorio comunale. “L’amministrazione – specifica l’assessore – si è mossa subito e per tempo sulle procedure della Zes, che vanno a creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per le aziende. Ad oggi, abbiamo incon-trato tutte le aziende territoriali di Avezzano ricadenti in area economica speciale, proprio per dare la massima diffusione possibile, in termini informativi, allo strumento che è stato introdotto dal Decreto-Legge del 20 giugno del 2017 e riassettato e riorganizzato da un successivo decreto-legge, risalente al 2021. Nella nostra città, sono oltre 20 le attività imprenditoriali che hanno azionato, nei mesi scorsi, procedure relative all’area Zes. Ricordo che entro i confini chiaramente identificati della zona economica speciale, figura anche l’Interporto della Marsica: punto nodale per l’economia nazionale e, da sempre, hub delle emergenze e delle risposte immediate alle crisi di livello mondiale. Collegato a Roma e con tutto il Sud Italia, l’interporto marsicano potrebbe diventare uno snodo commerciale per grandi multinazionali.

Recentemente, lo stesso Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, ha dato notizia della volontà da parte del Governo di istituire un’unica Zona Economica Speciale per l’intero Sud Italia, tra cui rientrerebbe anche la Regione Abruzzo. La proposta è stata posta all’attenzione della responsabile Ue della concorren-za, Margrethe Vestager: le possibilità sono buone e concrete.

Molte aziende della città – conclude la Ruscio – che non ricadono in area Zes ma che rappresentano, in verità, esempi imprenditoriali importanti per il no-stro territorio, hanno chiesto espressamente all’Amministrazione comunale di essere inserite nella geografia della Zes, per poter godere dei benefici fiscali, ma anche per poter attivare tutte quelle semplificazioni previste dal punto di vista delle procedure autorizzative. Sono aziende che vogliono investire e che vogliono espandersi, creando nuovi posti di lavoro per i giovani della nostra terra. La richiesta più impellente che ci arriva dal mondo aziendale è quella re-lativa alla certezza degli iter e, quindi, certezza nei tempi, nelle procedure e nelle possibilità di trovare manodopera qualificata, proprio per allargare gli orizzonti economici. Non dimentichiamo che la Marsica è un terreno fertile di coraggio d’impresa. Si sta pensando, per Avezzano, anche ad una riperimetra-zione dell’area ‘speciale’ – conferma la Ruscio – la quale dovrebbe scattare a breve. Sotto questo aspetto, sono al lavoro io personalmente, assieme alla struttura Zes capitanata dal professor Mauro Miccio. In ultimo, è iniziato il per-corso per istituire le zone franche doganali: ciò sta a significare che l’evoluzione dello strumento di rilancio economico e sociale della Zes continua a livello in-formativo, tecnico e legislativo”.

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