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Cavallari:”Verì intervenga per fermare il depotenziamento dell’ospedale di Teramo

Il capogruppo di "Abruzzo Insieme" parla di Atto Aziendale da cambiare subito

Il nuovo Atto Aziendale della ASL di Teramo, approvato con Delibera n. 1157 del 9 luglio 2025, contiene decisioni gravi e inaccettabili:

1. il declassamento del Servizio Trasfusionale del P.O. di Teramo da Unità Operativa Complessa (UOC) a Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale (UOSD);

2. lo spostamento del reparto di Psichiatria da Teramo a Giulianova.

Scelte che non trovano alcuna giustificazione clinica, normativa o territoriale, e che rappresentano un attacco frontale alla sanità pubblica del capoluogo di provincia.

“Chiedo all’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e alla Dirigente del Dipartimento Sanità, Emanuela Grimaldi, di intervenire immediatamente per modificare queste disposizioni. L’Atto Aziendale così com’è va cambiato: è stato concepito male e peggiora la qualità dell’offerta sanitaria provinciale,” dichiara Giovanni Cavallari, Capogruppo regionale di Abruzzo Insieme.

Il Servizio Trasfusionale di Teramo è oggi l’unico riferimento operativo e organizzato per tutta la rete aziendale.

Nonostante questo, la ASL ha scelto di ridurlo a UOSD, in contrasto con quanto previsto dalla L.R. 60/2023 e dal Programma Operativo 2025–2027 (DGR 427/2025), che ne confermano la valenza di Unità Complessa a livello aziendale.

Una scelta che aggrava una situazione già critica, come dimostrano i dati 2024 del Centro Regionale Sangue:

– 37,4 unità/1000 abitanti di emazie raccolte (media regionale: 44,8)

– 10,3 kg/1000 abitanti di plasma (media regionale: 14,7)

Questa decisione indebolisce la rete, penalizza i donatori, allontana i giovani medici e mette a rischio la capacità della ASL di raggiungere l’autosufficienza trasfusionale.

Psichiatria: da Teramo non si sposta.

Ancora più incomprensibile è la scelta di trasferire il reparto di Psichiatria a Giulianova. Teramo ha una lunga e prestigiosa storia psichiatrica, riconosciuta a livello nazionale. È stata la culla della psichiatria moderna abruzzese, con un sistema integrato tra ospedale, università, servizi sociali e territorio.

“Spostare Psichiatria da Teramo non è solo uno schiaffo alla storia della città, è una scelta sbagliata che compromette la continuità terapeutica, la rete di emergenza e la qualità della presa in carico dei pazienti più fragili,” sottolinea Cavallari.

“Userò ogni strumento previsto dal mio ruolo per bloccare questo atto sbilanciato”

“Non è pensabile restare in silenzio davanti a un atto che danneggia la sanità del capoluogo. Userò ogni prerogativa istituzionale e politica prevista dal mio ruolo di Consigliere Regionale per affossare un atto sbilanciato e profondamente sbagliato, frutto di una visione miope della rete sanitaria provinciale,” conclude Cavallari.

“L’ospedale di Teramo ha bisogno di investimenti e riconoscimento, non di spoliazioni silenziose. Questa battaglia la porterò avanti in Consiglio Regionale, nelle Commissioni competenti e in tutte le sedi opportune.”

L’ospedale di Teramo non si tocca. La sanità pubblica non si indebolisce, si difende.

Comunicato stampa

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