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Marsilio, Stellantis di Atessa patrimonio da tutelare

Impegno per spingere l'Europa a modifica norme su aiuti ad imprese .La posizione di Stellantis sull'attuale situazione e sugli scenari futuri

In relazione alle molteplici e confuse interpretazioni emerse in seguito alle dichiarazioni rilasciate a Roma da Jean-Philippe Imparato, responsabile per la regione Enlarged Europe di Stellantis, l’azienda ritiene importante sottolineare che il riferimento allo stabilimento di Atessa debba essere considerato come un esempio estremo, riferito allo stabilimento abruzzese solo perché calato nel contesto italiano e perché il passaggio dell’intervento da cui è stato estrapolato riguardava il settore dei veicoli commerciali leggeri. Gli stessi concetti, con riferimento ad altri stabilimenti, sono stati ribaditi pubblicamente dallo stesso Jean-Philippe Imparato il giorno dopo nel corso di una visita presso l’impianto produttivo di Hordain, in Francia.
Per interpretare correttamente queste dichiarazioni, è necessario partire dall’attuale momento di mercato che, come rilevato dal Presidente e dall’Assessore, è caratterizzato da un significativo calo della produzione, conseguente ad un ancor più significativo calo della domanda.
L’esempio di Atessa aveva come unico obiettivo quello di trasmettere efficacemente una richiesta di aiuto indirizzata alla politica — in primis europea — circa la necessità e l’urgenza di rivedere la regolamentazione di settore che, senza modifiche tempestive, comporterà gravi impatti sull’intero settore automotive europeo.
Stellantis, infatti, ribadisce l’urgente necessità di affrontare rapidamente il tema di come rilanciare l’industria automobilistica europea, in particolare della normativa sulle emissioni di CO2, attraverso una revisione olistica.
Data l’attuale domanda di mercato, gli obiettivi di elettrificazione assegnati alle case automobilistiche in merito alla percentuale di veicoli elettrici da vendere in Europa non sono raggiungibili nei tempi previsti.
Ciò vale in particolare per i veicoli commerciali leggeri, dove l’elettrificazione rimane ben al di sotto del livello richiesto.
I possibili scenari previsti, nonché i potenziali impatti derivanti da questa situazione, non sono correlati a uno specifico stabilimento di Stellantis, né ad un Paese in particolare.
Con le sue dichiarazioni, Jean-Philippe Imparato ha voluto farsi portavoce di una richiesta condivisa da tutte le case automobilistiche europee affinché vi sia un intervento immediato a livello politico, anche in merito alla normativa sulle emissioni di CO2 e alle condizioni abilitanti.
Questo intervento richiede di affrontare con urgenza una serie di aspetti, come i costi dell’elettricità, le infrastrutture di ricarica o la sostituzione di un parco circolante sempre più vecchio con vetture nuove, più moderne ed efficienti.
Stellantis intende proseguire i dialoghi con le parti interessate nell’Unione Europea e negli Stati Membri nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Crediamo che questo Tavolo rappresenti l’occasione per rivolgere un appello alla politica e alle parti sociali per fare in modo che siano portatori di queste istanze, che vanno indirizzate il prima possibile per rendere sostenibile e rilanciare il settore.
Come ha recentemente affermato Anne Abboud, responsabile di Stellantis Pro One, la divisione veicoli commerciali, Atessa ricopre un ruolo cruciale nella strategia produttiva degli LCVs.
Da più di 40 anni, lo stabilimento di Atessa rappresenta il cuore della produzione di veicoli commerciali leggeri di Stellantis. Questo è il principale impianto europeo per capacità e flessibilità, in cui fino ad oggi sono stati prodotti oltre 7 milioni di furgoni, l’85 % dei quali è stato esportato in oltre 70 Paesi. Qui vengono assemblati i modelli chiave della nostra gamma Large Van: Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano — veicoli centrali per la strategia globale Pro One di Stellantis.
Confidiamo che, alla luce di queste considerazioni, appaia a tutti evidente che l’impegno di Stellantis ad Atessa e in Abruzzo, è confermato.

Comunicato stampa

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