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“Sbarchi e ricollocamenti di migranti, Abruzzo sotto stress”

La dura nota firmata da D’Incecco e De Santis (Lega). “I nostri comuni, le nostre strutture, i nostri sindaci, i nostri cittadini hanno accolto e affrontato per anni le ricollocazioni di migranti: ma come si può pensare di costruire enormi Centri per il Rimpatrio in Abruzzo?".

“La capacità di ospitalità di una piccola regione come l’Abruzzo è ormai al collasso”.

A scriverlo in una nota stampa congiunta sono il capogruppo in Consiglio Regionale, Vincenzo D’Incecco, e il portavoce del partito, Francesco De Santis.

“I nostri comuni, le nostre strutture, i nostri sindaci, i nostri cittadini hanno accolto e affrontato per anni le ricollocazioni di migranti. Perfino durante i mesi difficili del Covid ci ritrovavamo a dover fronteggiare smistamenti sconsiderati di centinaia di richiedenti asilo nelle periferie dell’Aquila e di Pescara o, peggio, in decine di piccoli comuni”.

“E nonostante i grandi sforzi fatti finora, – proseguono i due esponenti leghisti – sembrerebbe che ci si stia attivando ancora per cercare un sito idoneo in Abruzzo per un CPR. Ma come si può pensare di costruire enormi Centri per il Rimpatrio in Abruzzo? Luoghi destinati a radunare al loro interno centinaia, se non migliaia, di immigrati irregolari. Una scelta non condivisibile che rischia di mettere in ginocchio la nostra regione con l’occupazione ingiusta di infrastrutture strategiche come aeroporti e aree destinate alla logistica e alle emergenze. Torniamo ai Decreti del Ministro Salvini, la soluzione non può essere quella di far pagare alle nostre comunità l’invasione di clandestini in atto”.

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