La vegetazione del monte Salviano non trova pace.
Erano da poco passate le 14,30 quando due distinte colonne di fumo (che poi sono diventate più numerose col trascorrere dei minuti) hanno incominciato a risalire la montagna in direzione dei ripetitori televisivi.
La zona è quella adiacente il cosiddetto “sentiero dei prigionieri”, quello per intenderci che si snoda dalla curva delle castagne e che si inoltra nel bosco fino a raggiungere la cima della montagna dove sono posizionati i ripetitori di tutte le emittenti radio-televisive che irradiano il segnale sulla conca del Fucino.
E che si tratti dell’ennesimo incendio doloso, appare fuor di dubbio, perché in quel tratto (ma in genere su tutta la montagna), il terreno è bagnato dalla pioggia di questi ultimi due giorni e parlare di autocombustione appare quanto meno utopistico.
Vigili del Fuoco allertati, insieme ai carabinieri forestali e alla protezione civile, ma c’è la conferma che quest’anno il piromane di turno molto probabilmente non aveva i soldi per andare in ferie.
Al di là della battuta, si spera che magari un po’ di pioggia possa dare un valido contributo nello spegnimento.
Plinio Olivotto
