L’ASL2 Lanciano – Vasto – Chieti, continua a negare agli iscritti USB il diritto di riunirsi in assemblea non concedendo la sala per le riunioni all’interno degli ospedali e così anche questa volta l’assemblea si è trasformata in presidio davanti l’ingresso dell’ospedale di Vasto. Sono stati distribuiti centinaia di volantini agli utenti che, nell’esprimere i loro disagi, risultano sempre più interessati alle nostre proposte per migliorare la Sanità pubblica. La moltitudine di cooperative, ditte, appalti e subappalti rendono i servizi ospedalieri confusionari ed inefficienti, mescolando lo scopo sociale del servizio pubblico al mero interesse economico delle aziende appaltatrici.
A seguito degli incontri tra i lavoratori avvenuti in questa settimana nei presidi di Chieti, Ortona e Vasto l’USB conferma con maggior forza che non intende fermarsi e che proseguirà compatta fino al raggiungimento dei propri obiettivi. Rispetto del diritto costituzionale: – art. 32 che tutela il diritto alla salute e art. 36 che disciplina il diritto del lavoratore. Riportare tutti i servizi esternalizzati alle dipendenze della ASL, stabilizzando i precari e i contratti di collaborazione. Abolizione dei “10 Euro Chiodi “: tassa regionale per le visite specialistiche, immessa per far fronte al deficit di bilancio regionale e la drastica riduzione delle liste d’attesa infinitamente lunghe.
Fonte: Asipress
Immagine: Il Giorno