Cosa stai cercando?...
Home » Comune di Pescina: chiarimenti su irriguo e Fiume Giovenco

Comune di Pescina: chiarimenti su irriguo e Fiume Giovenco

“Il Comune di Pescina ribadisce ancora una volta la propria posizione a tutela del patrimonio idrico della comunità“

Credo e crediamo che sia giusto fare un po’ di chiarezza e soprattutto
evidenziare quanto fatto dall’amministrazione comunale di Pescina a tutela e
salvaguardia del Fiume Giovenco e in merito al progetto dell’impianto irriguo
del Fucino.
Il consigliere ha sempre parlato di ricorso al TAR e oggi invece si va in udienza
presso il Tribunale Superiore delle Acque.
Nel ricorso presentato dalle Associazioni il Comune di Pescina viene citato
come se fosse soggetto attuatore o l’unico ad essere interessato, mentre degli
altri comuni dove ricade il progetto dell’impianto irriguo fucense non compare
neanche il logo, a differenza dei Comuni di Avezzano e Luco che loro citano
come “illeggitimo” il loro non coinvolgimento quando poi sono i primi a non
citare tutti quelli interessati.
Il ricorso ad Adiuvandum per il Comune di Pescina si è quindi resa cosa
impossibile visto che le stesse associazioni ci citano come se fossimo i primi
promotori, per cui è stato fisiologico, costituirci e depositare una memoria che
chiede ulteriormente conferma unica dei dati e non di parte, per cui chi progetta
dovrà mettere sul campo l’ennesimo dato che il Comune di Pescina chiede a
garanzia e tutela del fiume Giovenco.
Quindi le tutele le chiede il Comune di Pescina come fatto in conferenza di
servizio e non associazioni o comitati mai formati.
L’amministrazione Comunale di Pescina intende puntualizzare le non poche
inesattezze contenute nei messaggi social e negli articoli di stampa pubblicati
in data odierna su sollecitazione del consigliere di minoranza Alfonso Scamolla.
In primis appare necessario evidenziare che il consigliere Scamolla fa
riferimento ad un ricorso che non è stato da lui presentato ovvero sollecitato,
dal momento che risulta sottoscritto da altre associazioni e non dal comitato a
nome del quale egli parla.
È giusto ribadire che il Consigliere Scamolla ha sempre mutato quelli che erano
gli accordi presi nei tavoli di confronto, sia tra consiglieri di maggioranza e
minoranza con tanto di presenza del legale nominato dal Comune di Pescina,
sia in assise pubblica con Associazioni di categoria e cittadini presenti.
C’è bisogno di ribadire al Consigliere Scamolla che la memoria depositata da
parte del legale del Comune di Pescina deve essere letta tutta e compresa tutta.
Viene sostenuto che una memoria difensiva di 11 pagine sarebbe irrisoria ed
insufficiente rispetto al ricorso principale dimenticando, però, che una memoria
ad adiuvandum ha la funzione di integrare le difese già svolte, suggerendo altre
soluzioni che potrebbero portare al miglior risultato finale. E’ sempre sotto gli
occhi di tutti come nella memoria del Comune di Pescina vengano valorizzati
alcuni motivi del ricorso suggerendo la soluzione che potrebbe condurre al loro
accoglimento. Peraltro basta leggere con dovuta attenzione le conclusioni della
memoria per comprendere la verità: il Comune ha ed ha avuto sempre a cuore
la tutela del fiume tanto da richiedere la cosa più sensata. Poi è giusto ribadire
che non è la lunghezza di un ricorso o di una memoria che ne certifica la bontà,
ma sarà compito del Tribunale decidere. Il Comune di Pescina ribadisce ancora
una volta la propria posizione a tutela del patrimonio idrico della comunità e lo
ha fatto sempre su tutti i tavoli decisionali o dove potevamo essere fatti appunti
che determinavano riflessioni, valutazione e a seguire ulteriori studi necessari
a garanzia della vitalità del fiume, della fauna e della flora. Questa la verità dei
fatti.

Comunicato stampa

CONDIVIDI

ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI
SEGUICI SU

FACEBOOK

LIKE

ARCHIVI
Archivi