“Si è chiusa oggi, fortunatamente una pagina, quanto meno sgradevole per la provinciale SP17; La riapertura di oggi ristabilisce un equilibrio, di per sé molto precario, per una zona in sofferenza sociale e per lo spopolamento; chiudere questa strada è come togliere ossigeno a chi non respira autonomamente. Certo la chiusura si è resa necessaria per il cedimento di un ponticello di circa 3 mt, lasciato per anni marcire senza manutenzione ed arrivato all’attenzione della provincia solo quando creava problemi di sicurezza. Non è comunque in discussione l’opportunità del lavoro, ma piuttosto il modus operandi nella progettazione e nella realizzazione dell’opera. Come previsto anche dal nuovo codice degli appalti le valutazioni sulle tematiche sociali devono far parte integrante della progettazione e della realizzazione dell’opera”, dice in una nota stampa, Donato Buccini, Consigliere di minoranza del Comune di Bisegna.
“Non si possono lasciare in panne 20 lavoratori che percorrono quotidianamente quella strada, in entrambi i sensi, per raggiungere le loro sedi e soprattutto non si può chiedere all’unico bambino di Bisegna, di soli 7 anni, che è già costretto ad andare a scuola percorrendo 17 + 17 km, di passare a doverne fare 4 volte tanti. Un’altra cosa che andrebbe sempre considerata nelle progettazioni sono le esperienze pregresse quello che oggi chiamiamo lesson lernt; solo qualche anno fa abbiamo vissuto la stessa situazione per il cedimento di un altro ponte più grande che ci costrinse ad una chiusura di un anno, anche allora emersero gli stessi problemi, ma oggi come allora le risposte sono venute solo dopo la sollecitazione del “comitato civico dei cittadini” non già per ravvedimento operoso della politica o dei tecnici responsabili”, avverte ancora il consigliere.
“Non possiamo gioire, come taluni fanno, sapendo che ci aspettano lavori che riguarderanno di nuovo il ponte sul giovenco e che se politici e tecnici, non cambiano il loro modo di agire, ci ritroveremo ancora, davanti al fatto compiuto”, aggiunge.
“Questa volta il paziente senza ossigeno potrebbe non sopravvivere. Ben vengano inoltre iniziative come quelle del comitato civico dei cittadini che sta redigendo una mappa di tutte le criticità lungo tutto il tracciato Pescina Pescasseroli, personalmente per quel che rientra nelle mie possibilità darò tutto il mio supporto affinché questa iniziativa dia i suoi frutti”, conclude così nella nota.