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D’Alessandro attacca Confindustria e Camere di Commercio

L'ex deputato di Italia Viva: "Quando abbiamo gridato sulla ZES unica, allora Confindustria in silenzio, insieme alle Camere di Commercio. Il silenzio assenso"

COMUNICATO STAMPA

 

“Oggi Confindustria Abruzzo, con il suo direttore, ha lanciato l’allarme sulla ZES unica e su ciò che sta accadendo in Abruzzo ed al Sud. Peccato il silenzio precedente, a partire dall’ultima occasione dell’ Abruzzo Economy Summit, dove sfilate di ministri e Marsilio annunciavano la ZES unica come la grande opportunità del sud. E la stessa Confindustria Abruzzo si avventurava tra silenzio e plauso”.

Cosi in una nota l’ex deputato Camillo D’Alessandro, già sottosegretario ai trasporti della Regione Abruzzo.
“Stesso identico silenzio delle Camere di Commercio abruzzesi, che saranno aggredite nelle loro funzioni con l’autonomia differenziata, che delega da subito e senza aspettare i LEP, l’attivazione delle funzioni sul commercio con l’estero e la possibilità per le singole Regioni di stipulare accordi commerciali con Stati esteri. Immaginate cosa accadrà con le Regioni del nord che stipuleranno identiche intese all’estero, ad esempio su accise e dazi su prodotti agroalimentari, rendendo impossibile l’accesso degli stessi prodotti sul mercato provenienti da altre Regioni”, aggiunge.
“Con una mano vogliono l’autonomia per delegare poteri alle Regioni e spaccare l’Italia, ma dall’altra ciò che era già delegato, le Zes territoriali, se le sono riprese ed accentrate al Ministero. Una schizofrenia tutta contro il Sud, ad opera dei Ministri più legati alla Meloni, come Fitto e con la complicità di Marsilio. La classe dirigente non è solo quella politica, ma anche la rappresentanza degli interessi è classe dirigente, come Confindustria, ed in questi casi chi tace acconsente”, spiega ancora.
“Non ci sono solo problemi di piattaforma, di programmazione e di ritardi, come ha sollevato il Direttore di Confindustria ma soprattutto di risorse. Se fai una Zes più grande, unica, con le stesse risorse vuol dire che stai ammazzando le ZES e la possibilità di investimenti legati non solo al credito di imposta, ma anche all’abbattimento del 50% dell’IRES, cioè delle tasse sul valore della prodizione realizzato nelle aree Zes, agevolazione che è stata cancellata”. prosegue D’Alessandro.
“Mi chiedo ? Ma solo ora ci si accorge di questa autentica rapina ? Parolo da ex delegato ai trasporti della Regione Abruzzo quando guadagnammo la ZES unica con il Ministro de Vincentis, quando guadagnammo l’inserimento dell’Abruzzo nelle Autorità portuali, e quanto guadagnammo il Masterplan del Governo Renzi: 1,6 miliardi, molti rimasti sulla carta, spariti in mille rivoli, senza che le organizzazioni degli interessi imprenditoriali ed economici abbiano mai sollevato mezza questione – conclude – In Abruzzo non abbiamo bisogni di pacche sulla spalla e di convegni con l’aria condizionata, ma di una presa di consapevolezza pubblica di quanto sta accadendo, complici anche i silenzi. Votate a chi vi pare, ma fate il vostro mestiere di tutela di interessi della vostra categoria in Abruzzo. Nessun timore reverenziale, qui ci stiamo perdendo la più grande occasione della storia recente, tra Zes, PNRR ed il dramma dell’autonomia differenziata. Ora basta”

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