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FAI, XXI censimento de “I luoghi del cuore”

La classifica provvisoria del contest proposto dal Fai, vede l'Abruzzo ai vertici

Già 450.000 voti raccolti a meno di due mesi dal lancio del 12° censimento, uno dei migliori risultati iniziali mai registrati in vent’anni di programma che conferma il desiderio dei cittadini di curare e tramandare il patrimonio di storia, arte e natura del Paese. Si vota fino al 10 aprile 2025.

A oggi il luogo in Abruzzo al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it) è la Grotta del Cervo – Riserva naturale di Pietrasecca a Carsoli (AQ). Il concrezionamento, cioè il processo di formazione di stalattiti e stalagmiti, della Grotta del Cervo è iniziato circa 850.000 anni fa, ma la cavità fu scoperta solo nel 1984. Era però certamente frequentata in epoca antica, perché al suo interno sono state rivenute ossa di cervo pleistocenico, ma anche monete romane del IV-V secolo. Nel 2024 la grotta, che si estende per 2500 metri, con un dislivello di 70 metri, festeggerà il 40° anniversario della scoperta fatta da 14 speleologi romani, chiamati “I 14 dell’Ovito”. Visitabile tutto l’anno, la grotta offre tre percorsi (facile, allagato e speleologico), con attrezzatura fornita ai visitatori e guide ambientali, che permettono di scoprire le concrezioni candide, di varia forma e struttura. Gli Amici della Grotta del Cervo, gruppo spontaneo nato in occasione de “I Luoghi del Cuore”, partecipano al censimento con l’auspicio di rendere il luogo sempre più noto e valorizzato, con un sistema di illuminazione e infrastrutture per proteggere il pavimento fossile e migliorare l’accessibilità. La grotta fa parte della Riserva Naturale Speciale Grotte di Pietrasecca, istituita nel 1992, un importante Sito di Interesse Comunitario: i monti che ospitano la Riserva rappresentano infatti una delle più interessanti ossature carbonatiche dell’Appennino centrale, particolarmente ricchi di fenomeni carsici.

Ampiamente segnalato anche il Convitto Nazionale Melchiorre Delfico a Teramo, un’importante istituzione educativa che ospita vari licei, tra cui il classico, il Cambridge e il musicale, oltre a scuole primarie e secondarie. Situato in Piazza Dante, nel quartiere di Santo Spirito, il palazzo è stato progettato da Vincenzo Pilotti e inaugurato nel 1934. Con uno stile neorinascimentale, l’edificio presenta una facciata su tre livelli, caratterizzata da cornici elaborate e due volumi laterali che enfatizzano il centro. Le finestre sono disposte regolarmente e il balcone centrale, dotato di una balaustra monumentale, arricchisce l’architettura. All’interno si trova un imponente scalone e un’aula magna dedicata a convegni. Purtroppo, il Convitto ha festeggiato il novantesimo anniversario proprio lo scorso settembre, per poi essere posto poco dopo sotto sequestro a causa di problemi strutturali. Gli studenti e il personale sono stati evacuati e trasferiti in altre scuole, senza notizie sulla riapertura: la partecipazione al censimento “I Luoghi del Cuore” 2024 è lo strumento scelto per poter ripristinare questa istituzione storica, patrimonio culturale della città di Teramo.

Segue la Chiesa di San Leucio a Rocca di Mezzo (AQ), luogo dove il tempo sembra sospeso, un angolo di pace e spiritualità incastonato tra le maestose vette abruzzesi. Situata a 1350 metri d’altitudine, questa chiesa custodisce una storia di fede millenaria, portata dai pastori delle greggi di pecore che percorrevano le vie della transumanza: grazie a questa tradizione il culto di San Leucio si insediò anche in queste terre e si mantenne per secoli. La prima chiesa, costruita nel 680, fu distrutta dal terremoto dell’Aquila nel 1703 e successivamente ricostruita. Danneggiata nuovamente dal terremoto di Avezzano nel 1915, venne restaurata negli anni ’30 con una copertura lignea a capriate. Purtroppo, il terremoto del 2009 l’ha resa inagibile, ma la devozione verso San Leucio resta viva. Ogni anno, l’ultima domenica di luglio, sotto una magnifica abetina, i fedeli si radunano sul prato per rendere omaggio al loro santo protettore. San Leucio viene votata perché è un luogo di pace e fede, capace di sopravvivere alle ferite del tempo causate dal terremoto.

Ha ricevuto molti voti anche il Santuario della Madonna d’Appari situato a Paganica (AQ), sulla strada che da L’Aquila sale al Gran Sasso. Nata nel XII secolo come piccola edicola votiva dedicata alla Madonna Addolorata grazie alla presunta visione raccontata da un abitante di Paganica, la struttura venne ampliata nel corso dei due secoli successivi. L’edificio si sviluppa in lunghezza e in altezza perché stretto tra l’adiacente torrente Raiale e la vicina parete rocciosa; la facciata, molto semplice, cela un interno a navata unica completamente affrescato, con scene tratte dall’Antico e Nuovo Testamento. I voti vengono raccolti con l’auspicio di rendere più valorizzato e tutelato questo importante luogo di valenza identitaria per il suo territorio.

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