[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/10/30_09_17_CAPORALATO_PESTILLI_thumb67.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/30_09_17_CAPORALATO_PESTILLI.mp4[/KGVID] Riemerge la piaga del caporalato nel Fucino. I carabinieri del Comando Provinciale e del Gruppo Forestale di L’Aquila, insieme al personale del Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Roma, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila, con il supporto del 16esimo Nucleo Elicotteri di Rieti, hanno eseguito una serie di ispezioni finalizzate al contrasto del fenomeno dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento lavorativo nel comprensorio del Fucino. I controlli hanno riguardato 30 fondi agricoli e 30 aziende. 214 i lavoratori controllati dagli uomini dell’Arma: 16 di loro lavoravano ‘in nero’ e 3 sono risultati immigrati clandestini. Nell’operazione sono state accertate 66 violazioni, e 3 aziende sono state punite con una sospensione dell’attività lavorativa. Una pagina triste per la filiera del Fucino, e un campanello di allarme che desta preoccupazione. Di caporalato aveva parlato più volte in passato Rosa Pestilli, presidente di Conapi L’Aquila, che oggi analizza le correlazioni tra il territorio e il fenomeno criminale.
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