[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/08/Ascanio_thumb103.jpg” width=”640″ height=”360″]http://infomedianews.it/video/Ascanio.mp4[/KGVID] I ricordi di epoche diverse fanno a gara con la realtà. A Tagliacozzo, nei giorni 15, 16 e 17 luglio scorsi, è andato in scena Il 31esimo Festival rinascimentale legato alla prestogiosa figura realmente esistita di Ascanio Mari, orafo ed artigiano di talento nativo della città d’arte marsicana e d’Abruzzo.
La manifestazione venne ideata nell’anno 1996 da Bruno Rossi, e venne nominata ‘Ascanio’, proprio in suo onore. Giovanissimo, il talentuoso tagliacozzano divenne discepolo di Benvenuto Cellini a Roma e seguì il suo maestro fino in Francia, al cospetto di Francesco I. Menestrelli, milizie ed attori da palcoscenico rinascimentale hanno riempito il ventre nobile di una cittadina che, nonostante i secoli, resta ancora ancorata al suo vigile e propositivo passato. L’intervista al sindaco Vincenzo Giovagnorio, che ha curato, assieme alla sua squadra amministrativa, la predisposizione dell’evento rinascimentale.
Si celebra, quindi, la vita, il lavorio e non la morte di un personaggio tagliacozzano che fu in grado di rappresentare il suo borgo durante la stagione temporale rinascimentale. Ascanio e tutto ciò che ne è, poi, conseguito, impersona, seppure a distanza di cinque secoli, la celebrazione dell’età rinascimentale a Tagliacozzo. Lo sfarzo, così come l’intelligenza critica, è solo un aspetto dello stato dell’animo.